giovedì 28 giugno 2007

Underskin 1, Disegno 7: Massimo Dall'Oglio

Tutorial n°26


Come nasce una tavola di Underskin.

Ciao a tutti!
Mi chiamo Massimo Dall’Oglio, vivo in Sardegna, a Cagliari, e sono un disegnatore di fumetti per la casa editrice francese Les Humanoïdes Associés.

Assieme al bravissimo sceneggiatore Andrea Iovinelli realizzo la serie in stile manga dal titolo Underskin che viene pubblicata mensilmente sulla rivista SHOGUN MAG (dal prossimo luglio SHOGUN SEINEN).



domenica 24 giugno 2007

Disegno 6, Mais2: Sol Mirror

Tutorial n°25

SALVE A TUTTI! Questo tutorial non è specificatamente a scopo educativo, non potrei permettermelo da dilettante che sono, ma tenterò comunque di spiegare in brevi passaggi la lavorazione completa di una mia tavola:

Sol Mirror è una serie pubblicata da Cronaca di Topolinia, giunta già al secondo numero. Anzitutto, essendo solo una disegnatrice, leggo la sceneggiatura (nel mio caso di Rossana Baldanza):

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1 PP di profilo, Seth si sveglia con un sussulto. È sempre nella sua poltrona, non si è mosso. Solo ha sognato.

2 Allarghiamo l’inquadratura precedente. Seth si gira verso Asiah che vediamo sul fondo, ancora nel suo letto immobile. L’elettrocardiogramma ha iniziato ad aumentare il ritmo.

3 Seth si alza facendo cadere la sedia, mentre un dottore e due infermieri entrano con l’apparecchiatura per il massaggio cardiaco.

Dottore: presto! Fate uscire il ragazzo dalla stanza!

4 Uno degli infermieri lo accompagna alla porta mentre Seth ha il viso rivolto verso Asiah (che comunque non inquadriamo). Arrivano correndo i genitori.

Madre: Oh mio Dio…Seth! Cosa è successo?

Dottore (FC): Carica!

5 Da dentro la stanza di ospedale, i dottori fanno il massaggio cardiaco mentre da fuori la stanza attraverso la vetrata, ci sono i genitori disperati che si abbracciano. Seth invece guarda immobile la scena.

Rumore: Whamp!!

6 Ravvicinata su Seth che appoggia la mano e la fronte al vetro e sussurra.

Seth: Sorella! Che ci sta succedendo!

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Poi passo allo storyboard.


lunedì 18 giugno 2007

Disegno5, Clausi: Impostazione della gabbia

Tutorial n°24

Cos'è una tavola "al vivo" e quali accortezze bisogna predisporre per una buona progettazione?

Le tavole al vivo, sono quelle in cui le vignette non sono delimitate da un bordo bianco ma proseguono fino al limite della pagina.
Una buona progettazone della tavola è in questo caso fondamentale, tanto che in USA vengono fornite ai disegnatori delle tavole predisposte con la gabbia che abbiamo riprodotto nell'immagine.
Poiché in Italia le pagine già prestampate sono di difficile reperibilità e i formati di stampa non si limitano al formato comic book per cui sono predisposte quelle in vendita, abbiamo deciso di pubblicare questo piccolo tutorial per disporre una griglia professionale anche sulle nostre tavole.

Nelle tavole tradizionali le vignette coincidono con una “gabbia" in cui c'è un rettangolo virtuale che delimita lo spazio bianco attorno alle vignette (in verde nell'immagine), spazio in cui generalmente trova posto, in basso, il numero di pagina.
Grazie alle nuove tecniche di stampa si è diffusa la possibilità di prevedere pagine più libere da schemi così rigidi, ma la cui progettazione deve essere persino più attenta.
E' opinione diffusa nei disegnatori che non abbiano affrontato la stampa, che nelle tavole senza margini basti disegnare fin dove inizia il taglio dell'albo stampato.
La convinzione è errata perché si deve tener conto di un'area di disegno “a perdere" oltre il bordo del taglio previsto (in rosso). Quest'area, detta abbondanza (delimitata dalle linee rossa e blu tratteggiata), è un'area di circa 3 millimetri nell'albo stampato (quindi da considerare almeno doppia nella tavola originale) in cui il disegno deve proseguire, e che molto probabilmente verrà tagliata durante il confezionamento dell'albo.

L'abbondanza va prevista perché il taglio nelle pubblicazioni non è mai preciso, per cui in caso di taglio un po' più esterno rispetto all'area prevista si creerebbe un'area bianca di qualche millimetro non voluta.
Per ovviare a questo inestetismo il disegno deve proseguire oltre il limite del taglio previsto. Con la prosecuzione del disegno oltre la linea di taglio si avrà la perdita di qualche millimetro di disegno, al momento della rifilatura, ma si eviterà la presenza di un antiestetica linea bianca.
L'immagine riporta una tavola di fumetto in cui sono evidenziate 3 gabbie che sono realmente predisposte nelle tavole fornite ai disegnatori dalla maggior parte delle case editrici statunitensi.



 In essa ci sono 3 indicazioni, contrassegnate da diversi colori:
1. Bordo vignette e lettering: l'area in cui c'è la gabbia tradizionale in presenza di vignette che prevedono il bordo, e in cui va previsto lo spazio per il lettering in caso di pagine al vivo;
2. Taglio pagina: è la previsione del taglio, che nella realtà varia sempre di qualche millimetro verso l'esterno o verso l'interno della pagina;
3. Abbondanza: lo spazio in cui deve proseguire il disegno oltre il taglio previsto.

Cover 1, Algozzino: Pluie d'ete

Tutorial n°23


La copertina di un fumetto non è una semplice illustrazione, deve attrarre il lettore e, contemporaneamente, rappresentare l'essenza del fumetto stesso.


In questo caso ero anche l'autore del fumetto in questione, Pluie d'ete, cosà non avevo bisogno di far domande ad altre persone, come mi capitava invece, ad esempio, durante la realizzazione delle copertine di Avatar, dove era d'obbligo parlare con Rossana Baldanza, la sceneggiatrice, per scambiare delle idee.

L'unico riferimento datomi dagli Humano era il layout di impaginazione.

In pratica, dovevo disegnare una immagine continua su tutte e due le facciate, più le alette.

Passai tutto il primo pomeriggio a buttare giù qualcosa senza arrivare a nulla di soddisfacente.


Questa è la prima bozza "ufficiale". Lavoravo già da giorni su questo concept, cioè di essere assalito da tutte le mie piccole ossessioni, riversate poi sulle pagine del fumetto stesso. I colori sono assolutissimamente indicativi, messi là tanto per distinguere cosa sarà colorato e cosa rimarrà a mezzatinta. Tengo a precisare che l'idea degli elementi colorati in maniera diversa mi è stata suggerita dallo stesso grafico degli Humano.


Brancaccio2: Stassi

Tutorial n°22

Prima di partire per Angouleme, l'anno scorso, Giovanni mi consegnò una bozza di sceneggiatura, molto secca, ma allo stesso tempo molto libera di interpretazione.
Abbiamo lavorato insieme alla stesura dello storyboard, riformulando sequenze, passaggi ed inquadrature.
In alcuni casi, mimavamo la scena da disegnare. Ne recitavamo i testi, per capire quelli più adatti e più efficaci alla sonorità della scena.
In genere, il mio procedimento è stato uguale per tutta la produzione.

Ho comprato per posta della carta d'acquerello dalla Francia, la Moiline du Coq, carta che mi consigliò Gipi.

Fatto lo storyboard definitivo della tavola (controllato e approvato da Giovanni), ripulivo il disegno sul foglio d'acquerello e cominciavo la prima stesura di grigio chiaro, poi una tinta più scura di grigio, e, infine, una terza (ma soltanto se era necessario).


Illustrazione 4, Corto Maletese: Da Sacco, Medri, Stassi

Tutorial n°21

Questo è il primo di un ciclo di Tutorial dedicati ad alcune singole illustrazioni; abbiamo sfidato 10 autori a disegnarne una ispirata ad un episodio di Corto Maltese, finalità un libro di prossima uscita per Tunuè dedicato ad Hugo Pratt e al suo celebre marinaio che quest'anno celebra i quarant'anni dalla sua nascita. Lo staff artistico si è alla fine consolidato con Francesco Abrignani, Sergio Algozzino, Bombo!, Alessandra Criseo, Michela Da Sacco, Michela De Domenico, Carmine Di Giandomenico, Denis Medri, Mabel Morri, Claudio Stassi.

Non era obbligatorio che scrivessero dei tutorial, abbiamo semplicemente chiesto se gli andasse di buttare giù due righe sulla realizzazione dell'opera o semplicemente di mandarci i passaggi scansionati, così troverete un pò di tutto.Iniziamo con le illustrazioni di Michela Da sacco, Denis Medri e Claudio Stassi.

Michela Da Sacco, Una Ballata del Mare Salato:

Per fare un'illustrazione parto per forza col cercare un'idea: nel caso di Corto ho riflettuto su un'immagine che in qualche modo rendesse l'idea di cosa si può trovare nella Ballata (avventura, intrigo, elementi esotici, una donna poco docile e il fascino di Corto).


Brancaccio 1, sceneggiatura: Di Gregorio

Tutorial n°20

Brancaccio è un bel fumetto scritto da Giovanni Di Gregorio e disegnato da Claudio Stassi, edito da BeccoGiallo, presentato alla recente LuccaComics e trasformatosi in un piccolo successo editoriale, merito della sensibilità e della sincerità con cui è stato realizzato dagli autori.
Il primo Tutorial su questo fumetto è dunque dedicato alla sceneggiatura e al procedimento creativo utilizzato da Giovanni, che ci parla di come è andata.


Autunno 2005.

Gli editori di Beccogiallo sono veneti e si occupano di cronaca a fumetti. Nella programmazione del prossimo anno vogliono un libro sulla mafia. Chi meglio può realizzarlo, pensano, se non un autore siciliano? Una riflessione intelligente e per niente scontata.



Bookcrossing 2: Vergari

Tutorial n°19

Arriva sempre un momento per me in cui parlare di qualcosa che ho scritto diventa difficile, quasi faticoso, come se si fosse innescato una sorta di meccanismo cancella ricordi che confonde le carte in tavola e altera i pensieri.
Questo accade per qualsiasi lavoro: dall'articolo “scemo" scritto su commissione alle storie che invece mi piace raccontare e che per me hanno un senso nell'essere poste in essere, nell'essere scritte.
Cerchiamo però di mettere un po' di ordine ora.

L'idea di Bookcrossing

In realtà , come credo che accada spesso (io ipotizzo perché con certezza posso sapere solo quello che avviene nella mia testa e poi posso prestare fede ai numerosi libri e articoli che gli scrittori veri scrivono sull'argomento e poi mi posso basare sull'aneddoto di qualche amico), le idee all'inizio sono due.



Bookcrossing 1: Cao

Tutorial n°18

Questo tutorial, serve ad illustrare quale sia stato il mio processo lavorativo per la graphic novel Bookcrossing, scritta da Luana Vergari ed edità da Tunuè.

Dopo aver letto la sceneggiatura di Luana, schizzo qualche scena su un foglio e passo subito allo storyboard; generalmente, i miei storyboard sono molto indicativi e poco dettagliati, ma mi servono per capire la struttura della tavola ed il ritmo narrativo.

In seguito passo alle matite.

Traccio i volumi, le indicazioni per i baloon, e le griglie prospettiche che mi servono per organizzare lo spazio.

Avendo fatto delle matite molto lavorate, ho dovuto lucidarle.

Infatti, il passo successivo è la pulizia al Tavolo Luminoso.





Facendo le nuove matite, cerco di correggere gli errori, e ridisegno i volumi.

In seguito, squadro la gabbia con il pennarello, e ripasso i baloon, in modo che siano leggibili e ben definiti.


Colore Tradizionale, Gobbetti: Acquerello 2

Tutorial n°17

Questo piccolo tutorial è stato fatto principalmente per acquisire più sicurezza quando si utilizza una colorazione diluita come l'acquerello o la china. La tecnica in se è semplice ma complessa nello stesso tempo, necessita solo di un'estrema sicurezza e soprattutto di velocità .

Occorrente:

Carta per acquerello: rigorosamente di cotone con una grana abbastanza grossa, io uso la carta liscia della Arches, la trovate nei negozi specializzati per belle arti. Una piccola osservazione sul taglio della carta, mi raccomando, tagliatela a strappo. Segnate il perimetro e tagliatela, strappandola, tenendo appoggiata una stecca sulla carta, in mancanza d'altro, piegatela e tagliatela con un coltello con i denti larghi. La carta di cotone ha una peculiarità , ti da la possibilità di cancellare gli errori commessi tamponando una spugna naturale imbevuta d'acqua sulla parte da cancellare ed asciugando successivamente con un fazzoletto di carta.

Acqua: tenete sempre a portata di mano un bicchiere d'acqua pulita, vi servirà per diluire il colore e pulire i pennelli.

Acquerelli: in pasticca, solitamente uso i Winsor & Newton o i Lukas. Vietatissimi il bianco ed il nero. Il bianco lo avete già , è il colore del foglio! Nella tecnica ad acquerello, utilizzare il bianco, è peccato mortale!

Pennelli: i pennelli da utilizzare devono essere possibilmente di martora ma in giro se ne trovano di sintetici molto buoni, l'unica pecca dei sintetici è che assorbono troppo il colore e devono essere intinti più volte. Quando acquistate un pennello, ricordatevi che è ricoperto da uno strato di amido che serve per conservare meglio le setole. Per ripulirlo dall'amido, immergetelo nell'acqua per una notte stando attenti ad immergere solo la parte delle setole e non il manico di legno che per la troppa acqua rischierebbe di gonfiarsi. Il formato ideale non esiste, dipende molto dal tipo di lavoro che si intende fare, in questo caso ho utilizzato un pennello a punta tonda n° 6



Disegno 4, Di Salvo: Matite, Pianeta Rosso

Tutorial n°16

Questo Tutorial ovviamente non è il metodo assoluto per realizzare una tavola a matita, è soltanto il mio personale metodo di lavoro.

Pianeta Rosso è scritto da Marco Rizzo ed è pubblicato sulle pagine di Brand New (Free Books) a partire dal quarto numero. Nella versione definitiva, le chine sono di Loriano Giacchi, i colori, fino ad ora, di Donatella Melchionno, Diego Marsilio e Fabio Bonechi.

Per prima cosa leggo la sceneggiatura di Marco, noterete un rapporto confidenziale dato che collaboriamo da quasi 2 anni e si è ormai creata una certa fiducia reciproca, ma può anche capitare che mi fornisca sceneggiature più dettagliate:

Tav 14


In questa tavola torna la normalità . Mi raccomando di usare una griglia rigida e classica per sottolineare la quiete dopo la tempesta.


Vig 1
I contorni di Anna sono finalmente ben definiti.


Vig 2
Panoramica: siamo in una stanza d'ospedale, ci sono Anna e Sergey. Lei è seduta affianco al letto Sergey è appoggiato alla finestra, ha un braccio ingessato e dei graffi sul viso. La finestra è aperta. Yan è sotto flebo, con un tubicino nelle narici, un grosso cerotto sul naso, una fasciatura attorno alla testa e con una gamba ingessata. La stanza è spoglia ma confortevole. C'è anche una televisione, appesa alla parete al lato opposto di Yan. Magari è uno schermo piatto o qualcosa del genere.


Vig 3
Primo piano di una radiosa e bellissima Anna Smith.


Vig 4
Sergey è in primo piano, di spalle, sullo sfondo Yan e Anna che guardano verso di lui/di noi.


Vig 5
Yan si volta verso Sergey, lo vediamo di profilo, dietro vediamo frontalmente Sergey in piano americano, che sorride.


Vig 6
Concentriamoci su Anna e Yan, entrambi sorridenti: al centro della scena, le due mani che si congiungono.

Passo poi a realizzare la tavola:

1. Lo Storyboard: inizio a schizzare anche con una penna in un formato molto piccolo (A5).



Disegno3, Algozzino: Uso del Tavolo Luminoso

Tutorial n°15

Il fabbisogno giornaliero per un fumettista, oltre una buona dose calorica, si sa bene quanto possa essere modesto: un foglio, una gomma, una matita, un pennino, un pennello, qualche pennarello, una boccetta di china, una riga. E un Tavolo Luminoso (o Visore).

Nato come evoluzione del disegno sul vetro della finestra, si candida pienamente al ruolo di migliore amico del fumettista, dato che, a differenza di tutti gli altri materiali, non è uno strumento di creazione ma di aiuto.
Oltre ad essere utile per potere ricalcare i vari passaggi di un disegno, ed arrivare così ad un definitivo pulito, viene principalmente usato per estraniarsi dalla propria opera; molte volte, infatti, non ci accorgiamo di alcuni errori solo perchè abbiamo fatto noi quel disegno, mentre se fosse stato realizzato da qualcun'altro lo stesso errore sarebbe evidentissimo.

Illustrazione 3, Corto Maletese: Abrignani

Tutorial n°14

L'approccio iniziale a questo tipo di illustrazione è stato diverso rispetto a quelle che faccio di solito, perchè questa è un omaggio ad un grande maestro e ad un grande personaggio. Quindi la prima cosa che ho deciso è di non seguire il mio solito stile comico, ma di fare qualcosa di più serio perchè, per sensibilità personale, mi avrebbe dato fastidio vedere Corto Maltese in chiave umoristica.

Dopo aver fatto questa considerazione, ho iniziato ad imbrattare fogli e fogli di idee.

Durante la fase creativa non sto a preoccuparmi di tutto l'aspetto tecnico tipo anatomia, prospettiva, proporzioni, struttura...quello viene dopo. Ciò che mi interessa è trovare qualcosa di appropriato e capire se effettivamente funziona.


Colorazione Digitale 4, Algozzino: Colorare il Tratto

Tutorial n°13

Virare il tratto è un'operazione davvero molto semplice, ma rimane sempre una delle curiosità tipiche per chi inizia a confrontarsi con la colorazione digitale.

Innanzitutto, il vostro disegno dovrà essere scontornato a dovere (vedi il Tutorial apposito), dopodiché basterà bloccare il livello del Tratto per notare che passandoci sopra il pennello colorerà soltanto quello, difatti quest'azione permette di agire solo sulla superficie occupata nel livello.

A questo punto, potrete colorare il vostro Tratto a mano libera, ma per velocizzarvi sarà più comodo selezionare la porzione che vi serve col lazo o coi tracciati, e riempirla con l'opzione Riempi (Modifica/Riempi), che può essere utilizzata velocemente con la scorciatoia Alt+Backspace (che riempirà col colore in primo piano) o Ctrl+Backspace (col colore in secondo piano)*.




Colorazione Digitale 3, Algozzino: Retino digitale 1

Tutorial n°12

Il retino digitale è una tecnica che si presta a diverse interpretazioni tecniche, di volta in volta sempre più sofisticate; spiegheremo poco a poco le sue sfaccettature in diversi tutorial, partendo intanto da un esempio essenziale ma efficace.

Utilità primaria del retino: oltre che un avvalorato e ormai radicato effetto estetico, il retino è importantissimo da un punto di vista tipografico. Facendo un esempio pratico, una mezzatinta di grigio stampata in BN non rispetterà quasi mai fedelmente la tonalità originale, risultando quasi sempre più scura; questo perché, ovviamente, la stampa in BN non comprende nessun altro colore oltre al bianco e al nero, e il grigio sappiamo bene invece essere formato anche dagli altri colori primari.

Il retino crea invece l'effetto del grigio con un semplice effetto ottico grazie ad una stesura di pallini neri (non necessariamente pallini vedremo...), più o meno fitti o distanti fra loro. In questo modo, la tonalità di "grigio" che avremo davanti nel file originale, formata in realtà dal bianco e dal nero, sarà così riprodotta fedelmente in qualsiasi stampa in BN.

Colore Tradizionale, Algozzino: China Acquarellata


Tutorial n°11

Una delle tecniche più affascinanti utilizzate nel fumetto in bianco e nero è quella della mezzatinta acquarellata.
Nato inizialmente come metodo "economico" per supplire al colore, riesce a dare forti sensazioni volumetriche ed atmosferiche con pochi colpi di pennello, diventando perciò una scelta stilistica, come quella di alcuni cineasti quando decidono di rinunciare al technicolor.


La mezzatinta può essere data con un colore qualsiasi, ma la scelta più tipica rimane quella della China Acquarellata. Will Eisner era un Maestro in tante cose, anche in questa tecnica, che lui chiamava dell'acqua sporca, proprio perchè usava intingere direttamente il pennello nel barattolo d'acqua usata per sciacquarlo dopo l'inchiostrazione.

© Will Eisner

Per essere più metodici, basta perciò procurarsi un paio di boccette vuote, riempirle di acqua e macchiarle di china finchè non avrete raggiunto una gradazione soddisfacente, io in genere ne faccio un paio, una chiara e una più scura.
Tenete accanto voi sempre un fazzoletto per pulire il pennello, che vi servirà a volte più umido, altre volte, specie nelle tinte di precisione, quasi asciutto.

Illustrazione 2, Corto Maltese: Algozzino, De Domenico, Di Giandomenico

Tutorial n°10

Terzo Tutorial dedicato alle illustrazioni per il volume Leggere Hugo Pratt di Giovanni Marchese ed edito da Tunuè. Questa volta tocca a Sergio Algozzino, Michela De Domenico e Carmine Di Giandomenico.


Sergio Algozzino, Corte Sconta detta Arcana:

Ho scelto questo racconto perchè quando lo lessi la prima volta rimasi estremamente affascinato dall'estetica dei pellicciotti di piume, che rendevano l'aspetto di Corto regale ed affascinante.
Così, sapevo già che nella mia illustrazione le piume avrebbero dovuto regnare sovrane, sapevo che volevo disegnare la Duchessa, splendido personaggio femminile, e, soprattutto, sapevo che avrei dovuto inserire in qualche modo Rasputin che cita una frase di quella che a mio avviso è la seconda sequenza più bella di tutta la saga di Corto (la prima è quando ammette di essersi tagliato la mano per allungarsi la linea della vita, perchè il destino, si sa, un uomo se lo fa da solo...).
La bozza è nata velocemente, ma non è stata troppo facile la composizione, mi metteva in difficoltà soprattutto la voglia di inserire a tutti i costi il treno in lontananza, comunque alla fine sono arrivato ad un risultato soddisfacente.


Illustrazione 1, Corto Maltese: Bombo!

Tutorial n°9

Tributo a Corto Maltese: Nel nome di Allah misericordioso e compassionevole

La fase più complessa per me non è stata la realizzazione tecnica dell'illustrazione ma l'ideazione, quella fase dove ci si mette al tavolo e dopo aver sbattuto mille volte la testa sul piano ecco che esce qualcosa. Ovviamente il mio metodo è personalissimo e non è sempre lo stesso! Spesso le idee vanno e vengono, spesso appena ho un tema il mio cervello elabora subito quella che sarà l'idea finale. Questa volta però non è andata così . Le idee andavano e venivano , in più il tema era apparentemente semplice ma in realtà è molto complesso: fare un omaggio ad un personaggio così importante c'è sempre il rischio di cadere nel banale.

Suddivido in diverse fasi questo tutorial per pura comodità anche se durante il percorso queste fasi si sono sovrapposte e non sono così ben identificabili.

1 - Documentazione sul tema.

Ho scelto quel racconto di Corto un pò a caso. Non lo ricordavo nemmeno bene. Ricordavo che c'era Cush e che c'era il deserto. Qui è iniziata la documentazione: ho rispolverato la vecchia fatica di Hugo Pratt e l'ho riletta per due, tre volte cercando di individuare quali fossero i principali argomenti trattati dalla storia, le ambientazioni e i protagonisti. Dopo la seconda lettura avevo già isolato l'argomento religioso, i tre protagonisti: Corto Cush e il beduino, ma c'erano anche i turchi, il tea, il modo in cui Corto affronta l'Islam, il deserto, i cammelli! Non avendo un idea precisa ho iniziato a riempire il foglio in libertà . Questa operazione la consiglio quando si è a corto di idee perchè è rilassante e perchè permette di “entrare" nel tema. Questi sono un pò di bozzetti, i primi che sono venuti fuori! C'è di tutto, ed è tutto senza un senso preciso ma a rivederli adesso in realtà ci sono le idee in gestazione. Qui vi metto i più carini:


Colore Tradizionale, Campo: Acquerello 1

Tutorial n°8


L'acquerello è una tecnica pittorica estremamente diffusa, grazie soprattutto alla sua velocità di esecuzione.
A dir così , potrebbe sembrare una tecnica “facile", ma in realtà non lo è per niente, anzi, ha mille sfaccettature e forme di utilizzo che, richiede idee ben chiare e precise sui risultati che si vogliono ottenere.


Ma cominciamo con ordine.
L'acquerello è un pigmento colorato solubile in acqua e viene usato per “trasparenze", ovvero, bisogna passare il colore sul nostro disegno in modo molto leggero per poi, pian piano e con molta pazienza, andarlo ad accentuare con velature del medesimo colore o di altre tonalità cromatiche, ottenendo una sovrapposizione di colori che interagiscono fra loro.
Tutto questo sottolinea maggiormente il motivo per cui bisogna avere un'idea iniziale ben solida e una buona sensibilità verso il colore e la sua teoria.

In questo tutorial mi limiterò a parlarvi dei materiali base e di un piccolo e semplice esempio per accennare, in linea generale, la tecnica dell'acquerello.
Chiaramente, tale tecnica ha infiniti modi di utilizzo ed è, a mio avviso, una forma artistica molto soggettiva: ogni artista la utilizza nel modo a lui più congeniale e instintivo, passando da campiture piatte e omogenee a guazzi e macchie dettate dal proprio ego.

Detto questo, passiamo ai materiali necessari per iniziare.

1 - scotch di carta;
2 - acquerelli (ovviamente...):
le marche presenti sul mercato sono molte, personalmente
suggerisco la Winsor & Newton in pasticche con la
seguente gamma di colori:

- blu di prussia
- blu cobalto
- giallo ocra
- giallo cadmio
- cremisi d'alizzarina
- rosso cadmio
- verde verona
- ombra bruciata
- grigio di payne
- nero avorio

3 - almeno due contenitori per l'acqua;
4 - cartoncino semiruvido per il disegno;
5 - pennelli tondi di pelo di bue N° 1, 5, 8;
6 - pennelli piatti di pelo di bue N° 4, 8;
7 - pennelli piatti larghi di pelo sintetico di cm. 3 e 5;
8 - panno assorbente per la continua pulizia dei pennelli.



Disegno 2, Algozzino: strip SpiderGek

Tutorial n°7

Spider Gek è una piccola striscia pubblicata ogni mese sull'Uomo Ragno (Panini Comics) da due anni a questa parte. Fu proposta a Max Brighel (curatore della testata e supervisore di Gek) quando smisero di pubblicare i Pocket Marvel, lui accolse molto bene l'idea e alzai allora il telefono per svilupparla insieme a Manlio Mattaliano e Cecilia Giumento.

Da qualche mese ho preso la striscia in mano anche per i testi, ma l'iter di produzione è rimasto invariato.

Per prima cosa propongo un soggetto o una serie di soggetti a Max, se, invece, siamo nel bel mezzo di un ciclo già iniziato scrivo direttamente la sceneggiatura. Manlio buttava giù una sceneggiatura convenzionale, io ho adottato una tecnica più visiva, mandandogli direttamente un piccolo storyboard disegnato malissimo, tanto per far capire come dovrebbero essere impostate le vignette. La striscia che utilizzerò per questo Tutorial fa parte di un ciclo dedicato ai vari decenni di storie dell'Uomo Ragno, questa è quella degli anni 80 e verrà pubblicata sull'Uomo Ragno 445.

Ecco lo storyboard:


Colorazione Digitale: Scontorno inchiostri

Tutorial n°6
scritto da Sergio Algozzino

SCONTORNARE il tratto nero da una pagina in bianco e nero
Come preparare una pagina di fumetto per la colorazione digitale

Lo Scontorno è un passaggio fondamentale, spesso e volentieri fin troppo sottovalutato, qualcuno si accontenta di mettere il livello col disegno in moltiplica, ma questo precluderebbe l'uso di molti effetti e renderebbe molto difficile l'impresa di colorare il tratto. Questo è uno dei procedimenti standard adottato abbastanza universalmente, non cercate troppe alternative, registratelo come azione e non dovrete rifarlo ogni volta.

1 Scansionare il disegno in scala di grigi ad una risoluzione di 600 dpi, poi abbassatela a 300 dpi, ovvero la minima risoluzione che dovrà avere il vostro disegno per la pubblicazione. Qualche editore potrebbe anche richiedervi di più. Scansionare ad una risoluzione più alta serve per fare catturare allo scanner più particolari.




Lettering1, Clausi: Onomatopee

Tutorial n°5

La maggior parte dei letteristi professionisti digitali realizza il lettering o le onomatopee in programmi di grafica vettoriali quali Adobe Illustrator, Freehand o CorelDraw. In questo tutorial le scorciatoie da tastiera che indicherò saranno quelle di Illustrator CS per PC.
Il primo passo è quello di creare un nuovo file, importare la tavola che si intende letterare, porla su un livello di fondo e creare un altro livello per gli effetti sonori.
Riguardo alle dimensioni io preferisco lavorare sul formato dell'albo in modo da effettuare delle prove di stampa più veritiere se è il caso, ma altri letteristi lavorano sul formato della tavola originale.
Queste le operazioni preliminari che compie qualsiasi letterista digitale per far "parlare" un fumetto, adesso i passi fondamentali per realizzare una onomatopea.


1. Copiare dalla sceneggiatura il suono che si intende trattare e incollarlo come testo sulla nostra tavola disegnata.


Colorazione Digitale W.I.P. 1, Giumento

Tutorial n°4

Come esempio per questo tutorial ho utilizzato la Cover disegnata da Roberto Di Salvo per il secondo numero di 12, pubblicato da Comicus e scritto da Marco Rizzo.

Per prima cosa preparo il file per la colorazione, regolo i livelli (ctrl+L) del bianco e nero, in modo da rendere il nero più pieno possibile, poi pulisco il disegno da eventuali tracce di matita, infine passo allo scontorno del tratto, ovvero, separare il nero dal fondo bianco in modo da averlo su di un livello trasparente (per intenderci, come se il disegno fosse stato realizzato su di un acetato).


Disegno 1, Algozzino


Tutorial n°3

Questa cartolina mi è stata commissionata dalla Panini Comics nel 2002, ogni anno ne realizzano una per spedirla come auguri di Natale ai vari editori con cui collaborano, io ne ho conservato tutti i passaggi, e, anche se adesso disegno diversamente, la metodologia di lavorazione è rimasta la stessa.


L'idea in sè era quella di mettere in campo una situazione buffa con un Babbo Natale stupito, carico di regali, e un ragazzino così tanto intento a leggere fumetti da non degnarlo di uno sguardo. Per prima cosa passai un pò di tempo a cercare la documentazione adatta, sapevo che in campo doveva esserci un albero di Natale e utilizzai foto come queste:


Per Babbo Natale cercai le classiche illustrazioni di Haddon Sundblom, dato che, tristemente, nell'immaginario collettivo è conosciuto principalmente come testimonial della Coca Cola.


Colore Tradizionale, Mais2: Pantoni

Tutorial n°2

In questo Tutorial tenterò in qualche modo di rendere comprensibile e semplice a tutti l'utilizzo del Pantone, o Promarker, o Prismacolor, o quel che sia!

Comincerò spiegando come si ottiene una colorazione tipo manga, priva di sfumature, con ombre nette, in modo che chiunque possa ottenere buoni risultati.

Ho scelto come soggetto una donna così da poter fare delle osservazioni sulla resa del makeup, che conviene fare prima di colorare il resto del volto: il phard, l'ombretto... il rossetto meglio farlo dopo, perché c'è il rischio che sbavi un pò passandoci sopra il colore della pelle; ciò che invece volete risulti netto vi conviene farlo per ultimo, anche la matita negli occhi se vi pare.



Inchiostrazione tradizionale: Failla


Tutorial n°1

Questo tutorial ha lo scopo di fare un po' di chiarezza sul metodo di inchiostrazione a pennello. Il pennello è lo strumento adatto per creare linee modulate e morbide. Per linea modulata si intende una linea il cui spessore è variabile. A differenza del pennarello e del pennino, la punta del pennello è morbida a tal punto da non opporre la minima resistenza alla pressione. Grazie alla forma conica della punta la linea si “inspessisce" in modo drammatico a seconda della pressione esercitata.

Partiamo dalla descrizione degli strumenti necessari.

1 - Inchiostro di china nero. Consigliato il Winsor & Newton, l'importante è che sia sufficientemente denso, altrimenti l'inchiostrazione sembra sbiadita e può addirittura creare problemi in fase di scansione.

2 - Gomma da cancellare morbida

3 - Acrilico bianco x le correzioni. Meglio quello in boccetta.



4 - Gomma pane

5 - Squadretta piccola. Più piccola è e meno si sporcherà il disegno passandola sul foglio.

6 - Pennello pelo di martora a punta conica. Assolutamente consigliato (quasi d'obbligo) il Winsor & Newton serie 7. Per l'esempio ho utilizzato lo spessore 2 ma ai neofiti consiglio di iniziare con un numero 0. Questo pennello è costoso ( se non ricordo male il numero 2 supera i 10 euro) ma non è possibile ottenere risultati paragonabili con pennelli economici (giotto, davinci e simili...). La stragrande maggioranza degli inchiostratori professionisti in italia e all'estero si serve di questa marca e questo modello di pennello. In compenso, a differenza di quelli economici, se ben tenuto questo pennello può garantire diversi mesi di utilizzo effettivo. E' ovvio che se si fa un utilizzo marginale del pennello (per riempire i neri ad esempio) va benissimo anche un pennello economico.

7 - Pennarelli di spessori assortiti e almeno un rapidograph a punta fine per le linee più sottili.

8 - Una boccetta con dell'acqua.

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