giovedì 25 novembre 2010

Links Tutorial

Continuaiamo a suggerire agli affezionati Kinartisti una serie di meravigliosi tutorial sparsi nel web. Vi piace questa nuova rubrica? State scoprendo Artisti e tecniche interessanti? Commentate il post e diteci il vostro parere! 

L'artista Nathan Fowkes è attualmente in forze alla DreamWorks. Nel suo blog potrete trovare moltissimi studi per le embientazioni e le colorazioni di film come Dragontrainer, Il principe d'Egitto, Spirit, Shrek... e anche i suoi dipinti per piacere, in particolare moltissimi ritratti. Vi propongo di vedere tutto il suo blog, ma con attenzione per alcuni tutorial.

Nel blog battezzato Tralicci del fumettista italiano Nicola Saviori potete godervi dei bei work in progress, vale assolutamente la pena di andare a studiarseli!

    L'illustratore Clément Lefèvre nel sul blog parla di come si sviluppa una illustrazione. E' in lingua francese.


    Avete amato Lilo e Stitch e How to train your Dragon? Allora dovete andare alla scoperta del grande artista Chris Sanders, padre di questi meravigliosi personaggi. Nel suo DeviantArt l'artista dedica una intera gallery a un tutorial su una sua illustrazione.

    lunedì 15 novembre 2010

    Tutorial Dossier AkAb - Le mani di Zorro -

    Tutorial n° 107
    Cercare di presentarvi AkAb è difficile, e questo dovrebbe già incuriosirvi parecchio. Prima di tutto potete vedere qualche pezzetto di quello che fa andando nei suoi blog QUI, QUI e QUI. Per questo tutorial gli ho lasciato carta bianca, ma le immagini sono talmente tante che sono stata costretta a non metterlo completamente nella pagina principale di KinartTutorial e a ritagliare le foto con troppo sbordo, cliccate sulla scritta "Leggi tutto il Tutorial...". Buona visione!

    Tutorial AkAb - Le Mani Di Zorro -

    Premesso che per ogni storia esiste una tecnica diversa, proviamo nello specifico a vedere i passaggi da prima del foglio bianco, alla tavola finita.
    Per quanto mi riguarda la prima cosa è l'intuizione, l'idea.
    Può essere un suono, un nome, un personaggio, un ambiente, un concetto;
    qualsiasi cosa che stimoli la propria creatività.
    in questo caso è un ricordo
    da bambino mi capitò con un mio amico di andare in visita da una signora per storie di orli o sartoria casalinga.
    fatto sta che in questa casa stranissimo la signora viveva con suo figlio
    un bambinone di quarantanni vestito da zorro.
    ricordo che mi parlò tutto il tempo delle grosse tette di Sabrina Salerno.
    quindi per prima cosa
    cerchiamo di trovare lui. zorro.


    e inchiostro.



    la fisionomia. il peso, l'altezza, i segni particolari, gli occhi storti.


    e inchiostro.



    e dopo un pò lo trovi.più lo disegni, più lo capisci.



    dopo l'eroe, stesso procedimento con i comprimari.

    giovedì 11 novembre 2010

    Links Tutorial

    Amici di Kinart, con questo post inizio una piccola sezione che sarà dedicata a segnalare alcuni Tutorial che si possono trovare in giro nel web. Questi post arriveranno ogni tanto e li potrete ritrovare cercando la TAG "Link Tutorial" nel nostro elenco di TAG. Buona navigazione!

    Image and video hosting by TinyPic
    Il blog Work In Progress ha un titolo più che mai esaustivo. Ogni post è una animazione del W.I.P. di una tavola a fumetti. Tavole di Hergè, Adam Hughes, Oscar Martin... Assolutamente da aggiungere all'abbonamento dei Feed.

    Image and video hosting by TinyPic
    Vi segnalo tre Tutorial creati da Tracy J. Butler, autrice del bellissimo fumetto Lackdaisy diventato molto popolare su Deviantart e pubblicato per fortuna anche in Italia. 
    Cliccando sul banner di Diegozilla Lab potrete leggere tutti i post relativi all'omonimo corso di scrittura che sta tenendo Diego Cajelli nel sul blog. Il corso è appena iniziato e vi consiglio di seguirlo, son occasioni che non capitano spesso.

     
    Infine, su GLAMAZONIA.IT gemellaggio con kinart: tutorial disegno-china-colore della cover PINKERTON S.A. #4 by Giuseppe De Luca e Ketty Formaggio, potete leggerlo cliccando sulla GIF animata.  

    giovedì 16 settembre 2010

    Elena Mirulla: dossier "Crazy Tribe" e colorazione a pennarelli

    Tutorial n° 106

    Oggi abbiamo il work in progress di una tavola del fumetto Crazy Tribe creato dalla disegnatrice Elena Mirulla per Ass. Cult. Gli amici del fumetto "Cronaca di Topolinia". Buona lettura!

    Ehilà! :) Ecco come procedo per realizzare una tavola di "Crazy Tribe" ("Cronaca di Topolinia"). Scusate per la qualità delle immagini, sono quasi tutte foto, a parte l'ultima scansione...


    giovedì 2 settembre 2010

    Federico Bertolucci: Costruzione di una tavola VIDEO

    Tutorial n°105

    Federico Bertolucci (consigliatissima la visione del suo blog), illustratore e fumettista che lavora per editori italiani e stranieri (Disney, Soleil Prod., Editions Bamboo, Delcourt, Ankama, Piemme edizioni, Mondadori Ragazzi, EL edizioni) con progetti famosi (Topolino, Witch, Monster Allergy, PK, Le ragazze dell'olimpo, Dinodino, Richard Coeur de Lion, Rocambole), ci permette di postare sul blog il video del Work In Progress completo di una tavola del suo ultimo progetto che sta realizzando per la casa editrice Ankama. Grazie!

    Vi spiego brevemente le fasi di lavorazione, se avete altre domande non esitate a scrivere nei commenti.
    All'interno del video vedrete Federico Bertolucci fare il disegno delle vignette a matita, vignetta per vignetta su fogli separati. In seguito Federico acquisisce i disegni in digitale e li monta in vignette nella tavola. Passa quindi alla fase di colorazione in Photoshop: lavora su tutta la tavola con i grigi, cesellando la profondità degli ambienti e il volume dei soggetti. Alla fine colora la tavola duplicando il livello dei grigi e colorandovi sopra con il pennello in modalità "Colore".

    Buona visione!




    Copyright Ankama
     

    martedì 31 agosto 2010

    Morena Forza: creare un' illustrazione Alice e Bianconiglio

    Tutorial n° 104

    Morena Forza è illustratrice e docente di photoshop. In questo tutorial ci presenta il suo metodo di lavoro su una illustrazione digitale. Morena gestisce anche un sito gemellato a Kinart: Roba da Disegnatori.


    Premessa: a seconda di ciò che voglio ottenere, poi uso effetti diversi,e col tempo esploro diverse soluzioni. Inoltre, bisogna sempre tener conto del fatto che Photoshop è un programma enorme e dà tantissime possibilità per fare la stessa cosa, quindi prendete tutto con le pinze e ricordate che sperimentare è la via migliore, quello che spiego qui l'ho applicato per questa illustrazione in particolare :)

    Conoscenze pregresse:
    - Uso base di Illustrator (disegno di forme vettoriali piatte,senza pattern nè gradienti)
    - I livelli in Photoshop
    - I pennelli in Photoshop (misura,durezza,forma,direzione,proprietà particolari ecc)
    - I metodi di fusione livello (anche se è in arrivo un tutorial apposito! ;) )
    - Effetti livello (bagliore,ombra,ecc)



    1) Parto sempre da uno schizzo.


    http://digilander.libero.it/sugarcream/sc/tutorial/illust1/fase1.jpg

    martedì 8 giugno 2010

    Luca Maresca: Cover Dibbuk

    Tutorial n° 103

    Luca Maresca ci presenta la copertina che ha realizzato per il suo volume Dibbuk. Gustatevi tutto il Work In Progress e lasciate qualche commento se avete delle domande. Vi lascio ora alle sue parole dirette.


    Piccola premessa

    Quando ho iniziato a disegnare le tavole per questo volume (DIBBUK – BD ed.) non avevo ancora idea che avrei dovuto occuparmi anche della realizzazione della copertina.
    Inizialmente la cosa mi ha depistato non poco, perchè non avevo mai affrontato nulla del genere, di copertine ne ho fatte, ma qui si trattava di una cosa più personale, conoscendo bene la storia interna avrei dovuto racchiudere il succo principale in una sola immagine iconica. In altri casi non mi sarei posto tanti problemi.

    Prima di iniziare a gettare su carta qualche bozza a matita, insieme alla redazione e allo scrittore della storia Andrea Cavaletto abbiamo iniziato a immaginare una ipotetica copertina, personalmente puntavo verso una cover molto minimalista non volevo nessuna immagine, nessuna illustrazione, solo un titolo e qualcosa di simbolico, o qualcosa che si intravedesse appena.  Ma forse in effetti era fin troppo minimalista.
    (foto 00)


    © BD

    venerdì 5 marzo 2010

    Giorgio Salati: SCENEGGIARE SU COMMISSIONE 3/3

    Tutorial n° 102 - parte 3 di 3


    “SCENEGGIARE SU COMMISSIONE”
    Tutorial in tre parti per Kinart
    Leggi parte 1 " Dallo spunto ai primi appunti"
    Leggi parte 2 "Dagli appunti al soggetto"

    3. DAL SOGGETTO ALLA SCENEGGIATURA

    Parlando del metodo che uso per sceneggiare, devo dire che a volte lo cambio. Per anni mi sono fatto della specie di orrendi storyboard a mio unico uso e consumo, che mi servivano a visualizzare la storia su foglio per capire come impostare il ritmo visivo. Poi rileggendo gli storyboard passavo a scrivere la sceneggiatura vera e propria. Ma si trattava di disegni inguardabili per chiunque altro (io disegno ancora gli omini fatti di cinque lineette e un cerchietto), e che distruggevo stile James Bond appena scritta la sceneggiatura formato Word. Da qualche mese però, non so bene neanch’io perché, ho ripreso a scrivere direttamente la sceneggiatura senza passare per gli storyboard. In questo momento mi trovo comodo così, e non è detto che in futuro non cambierò ancora (non sarebbe male dettare direttamente la sceneggiatura al telefono al disegnatore, per esempio!).

    Ecco quindi la mia “ricetta”:
    • Scalettatura del soggetto, assegnando a ogni paragrafo un numero di tavole. E’ una suddivisione puramente indicativa, ovviamente.
    • Dialoghi, cercando di scrivere un po’ “di getto” per mantenere una freschezza e immediatezza iniziale. In questa fase mi soffermo solo ogni tanto ad appuntarmi qualcosa circa le descrizioni, giusto se c’è qualcosa di molto importante che ho paura di non ricordare quando dovrò scriverle per esteso.
    • Rilettura e correzione dei dialoghi. Di solito si tratta di limare e tagliare, tagliare, tagliare: ci si accorge che di getto si scrive una quantità di aggettivi e avverbi inutili, senza i quali la comprensione della frase resta comunque invariata.
    • Far “decantare”.
    • Riprendere la storia rileggendo i dialoghi e scrivendo le descrizioni. Di solito questo è il lavoro più noioso, pertanto bisogna sforzarsi di mantenere uno stile di scrittura non troppo da ragioniere (ne parlo tra poco).
    • Rilettura e correzione.
    • Far decantare.
    • Rileggere il tutto. In questa fase direste che non c’è niente da correggere visto che l’avevate già fatto. Resterete sorpresi da quante cose vi sono sfuggite.
    • La sceneggiatura è pronta, servire calda e con un buon Brunello di Montalcino temperatura ambiente!

    Passare dal soggetto alla sceneggiatura non è un processo automatico: richiede una “competenza” specifica. Oltre a dover infarcire il testo di battute divertenti (nel caso di una storia umoristica come quelle Disney), bisogna far fronte a una serie di problemi che hanno a che fare con la lunghezza, l’equilibrio delle scene all’interno del ritmo generale della storia, piccole incongruenze sfuggite durante la scrittura del soggetto, ecc.

    Innanzitutto, il mio consiglio è di partire sapendo che quello che andiamo a scrivere non è un semplice documento tecnico per il disegnatore, ma pur sempre una storia. Quello che facciamo è un lavoro di team. Noi siamo solo i primi a cominciare una storia, a idearla, ma a lavorare con noi ci sono editor, disegnatori, letteristi, coloristi, eccetera. Bisogna coinvolgere il disegnatore in quello che stiamo facendo. Non basta scrivergli ciò che deve disegnare, bisogna fargli percepire l’atmosfera stessa della storia. Fargli capire che quello che stiamo creando insieme è qualcosa di importante, sempre. E che ci dobbiamo divertire entrambi! Sarà per questo che poi gli autori vedono le proprie storie un po’ come figli!
    Il luogo comune secondo il quale la maggior parte dei disegnatori non legge con attenzione le sceneggiature è parzialmente vero, però noi sceneggiatori spesso cadiamo nell’errore di mettere il “pilota automatico”, scriviamo meccanicamente nelle descrizioni ciò che deve succedere, senza far percepire al nostro collega il fatto che la storia dovrebbe essere divertente.

    Altro errore che facciamo spesso è quello di pretendere cose impossibili dal disegnatore: in vignette minuscole i primi piani di diciotto personaggi dentro campi lunghi delle cascate del Niagara mentre sullo sfondo abbiamo in soggettiva di quinta un esercito di locuste robot che oscura progressivamente il sole mentre nell’aria si spande una voce telepatica e tutti quanti insieme proviamo una sensazione di strana inquietudine seguita da un pizzico di freddo alla chiappa destra. Obiettivamente, il disegnatore alle volte ha il diritto di mandarci a quel paese. Quindi, l’importante è cercare di mantenere una sorta di equilibrio: spiegare nel dettaglio ciò che è NECESSARIO, senza esagerare nei particolari, e lasciare il disegnatore libero di decidere gli aspetti che non sono fondamentali per la comprensione della sequenza, dando modo anche a lui di esprimere la sua creatività, facendogli però capire quale atmosfera pervade la scena. Il disegnatore non è un manovale alle nostre dipendenze. Se gli lasciamo un po’ di libertà cercherà anche di soddisfare con più interesse le nostre richieste, per quanto possano essere complicate.

    Faccio un esempio tornando sempre alla storia “ZIO PAPERONE in fuga dal Natale”, recentemente comparsa su Topolino n. 2822. Va precisato che mentre scrivevo la sceneggiatura non avevo idea che sarebbe stata affidata al Maestro Cavazzano. Ogni disegnatore ovviamente merita lo stesso rispetto, e cercare di entusiasmarlo sul processo creativo è un “dovere” che abbiamo nei confronti di una buona riuscita della storia.

    Siamo a fine storia, tavola 25:

    5)
    Stacco. Interno sera. Fattoria di Nonna Papera, la quale dispiaciuta guarda l’orologio a pendolo che indica quasi mezzanotte. Paperina risponde delusa. Fuori dalla finestra si vede nevicare. Attenzione, ti elenco qui i personaggi che si trovano nella fattoria, vedi tu quanti, quali e come farli vedere qui e nelle prossime vignette: Nonna Papera, Ciccio, Paperina, Paperoga, Gastone, Pico De Paperis, Battista e Miss Paperett, cui tra poco si aggiungeranno Paperone, Paperino e Qui Quo e Qua. Mi rendo conto che sono tanti, d’altronde è una riunione di famiglia!


    DID - Così, in una fattoria di nostra conoscenza…
    NONNA - Ormai temo che festeggeremo senza Paperone e i ragazzi!
    PAPERINA - Sob! Sarà un Natale veramente triste!


    © Disney

    martedì 9 febbraio 2010

    Giorgio Salati: SCENEGGIARE SU COMMISSIONE 2/3

    Tutorial n° 101 - parte 2 di 3
    1° parte 
    2° parte

    “SCENEGGIARE SU COMMISSIONE”
    Tutorial in tre parti per Kinart

    2. DAGLI APPUNTI AL SOGGETTO


    “Fine della prima parte, inizio della seconda parte”, come direbbe Elio.

    Man mano che scrivo questo tutorial mi rendo conto che è utile anche per me: è forse la prima volta che rifletto seriamente sul mio “metodo” di lavoro, e sto senz’altro imparando qualcosa anch’io.

    Dunque, abbiamo già visto lo “scheletro” principale della storia, però gli appunti che avevo preso ovviamente non bastavano per passare direttamente alla sceneggiatura. Andava scritto un soggetto dettagliato e allo stesso tempo sintetico, possibilmente. Se scrivi in un soggetto “Poi Tal dei Tali indaga e scopre che era stato Talaltro a fare così” l’editor ti dirà: “Sì, hai scritto che Tal dei Tali scopre questa cosa… ma COME lo scopre?”. Il come va quindi sempre spiegato, non si può andare “sulla fiducia” sperando che l’editor ci lasci risolvere i problemi in sceneggiatura (a volte succede, ma raramente). Se si tratta di un soggetto Disney bisogna poi inserire delle gag perché si tratta pur sempre di storie umoristiche, e quando gli editor non leggono niente di divertente cominciano ad allarmarsi.

    D’altra parte bisogna anche essere sintetici (qualità che non mi è propria e che tutt’ora mi risulta assai faticosa). Un editor si innervosisce se legge un soggetto che inizia così: “E’ una notte buia e tempestosa, di quelle in cui ti chiedi se tornerai vivo una volta uscito di casa, perché la fuori possono nascondersi pericoli ad ogni angolo: lupi, fantasmi, robot alieni, manguste mannare, vampiri, Renato Balestra, mostri della palude, ausiliari della sosta”. L’editor ha decine di soggetti e sceneggiature da leggere e valutare quello stesso giorno, e non gli si può far perdere tempo con dettagli inutili (scrupolo che invece non mi sto facendo con voi poveri internauti che leggete questo tutorial).

    Insomma, dettagliato ma sintetico. Facile, eh? No, per nulla.

    Torniamo alla storia “ZIO PAPERONE in fuga dal Natale” pubblicata su Topolino n. 2822 del 23 dicembre. Per passare dagli appunti al soggetto, avevo diversi problemi da risolvere. Il cosa l’avevo stabilito, ora si trattava di passare al come.

    Partiamo dalla fine. Come fa Paperone a sistemare l’empasse creata nel villaggio scozzese, ossia la moda ossessiva dei regali? Innanzitutto meglio mettere meglio a fuoco la faccenda. E’ giusto che così di colpo gli autoctoni diventino fissati col farsi i regali? Eppure sono ultra-tirchi, scozzesi fino al midollo. Forse allora sarebbe più sensato che pretendessero regali l’uno dall’altro, mostrando di non aver capito un’acca del Natale. “Voglio un regalo!”, “Fammelo prima tu!”… una situazione buffa che mi riporta alla mente certe scene del villaggio di Asterix, quando vi si propaga questa o quell’altra fissazione collettiva.


    © Disney


    mercoledì 13 gennaio 2010

    X-Campus2: Marco Failla

    Tutorial n°100

    Uscita in edicola da poco (Le Grandi Saghe n°39), X-Campus è una miniserie prodotta da Panini Comics e commissionata alla Red Whale qualche anno fa. I giovani X-Men in un racconto inedito realizzato in Italia da Francesco Artibani, Michele Medda, Denis Medri, Gianluca Gugliotta, Alessandro Vitti, Roberto Di Salvo e Marco Failla. La Fondazione Warthington accoglie un gruppo di ragazzi dai poteri straordinari: Anna, Logan, Scott, Hank, Ororo, Bobby e Warren. Per loro si prospetta un futuro da eroi.
    La prima parte del tutorial potete trovarla QUI.

    Ciao!
    Per prima cosa, ovviamente, ho studiato l'intera sceneggiatura preoccupandomi di andare a cercare eventuali riferimenti nel materiale già realizzato per gli altri numeri della miniserie e documentazione varia su internet.



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