vai a parte 2
vai a parte 3
Giorgio Salati di se stesso scrive: "Attualmente, oltre a collaborare con la Settimana Enigmistica, suonare rock a livello professionale e avere molti altri progetti per la testa, è fra gli autori più assidui per Topolino, almeno fino a quando Topolino non si stancherà, nel qual caso probabilmente si rivolgerà a Pippo."
Potete trovare in edicola adesso il n. 2822 di Topolino con la storia oggetto di questo tutorial.
“SCENEGGIARE SU COMMISSIONE”
Tutorial in tre parti per Kinart
1. DALLO SPUNTO AI PRIMI APPUNTI
Non so se mi trovo a un livello “autoriale” tale da potermi permettere di dare “lezioni” di sceneggiatura agli adulti, ma visto che è Natale, ho voluto fare un regalino agli amici di Kinart, così eccomi qui.
Sceneggiare una storia “su commissione” non è cosa semplicissima. Molto meglio che passare le giornate a spalare letame, ma nemmeno facile come bere un bicchiere di porto (molto facile, per me).
Come alcuni di voi sapranno, quello dell’ispirazione è un mito da sfatare: la propria creatività va costantemente allenata scrivendo tutti i giorni, e bisogna avere i “sensi all’erta” in qualsiasi momento per captare spunti magari utili in futuro. Se un editor telefona per commissionarti una storia in particolare, devi tirar fuori tutte le tue risorse e in breve (di solito ti chiamano dicendo che la sceneggiatura dev’essere pronta ieri) tirar fuori la miglior storia possibile. Quando scrivi un soggetto “liberamente” puoi prenderti il tempo che vuoi (compatibilmente con la scadenza del bollo dell’auto), ma se il committente ha bisogno di qualcosa di preciso devi sgombrare la mente e concentrarti sul compito. Lo so, il concetto di “compito” farà rabbrividire molti di voi che hanno una visione romantica dello scrivere, ma per quanto mi riguarda si tratta di una sfida stimolante. Fin dai tempi della scuola, quando mi trovavo costretto a svolgere un compito, mi sforzavo di “battere” la monotonia scolastica e spiazzare l’insegnante con una prova il più personale possibile e che allo stesso tempo soddisfacesse formalmente le richieste del compito. Era il mio modo “ribelle” per “fregare” le regole della scuola, infrangerle senza infrangerle. Come capita agli adolescenti, mi sentivo più furbo. Ma basta con la psicanalisi… Era giusto per farvi capire con quale spirito si può approcciare una richiesta di questo tipo senza “ammazzare” la propria creatività.
Visto che non sono molto esperto nel fare il “docente”, né ho mai elaborato un “metodo” di sceneggiatura, preferisco farlo analizzando una mia storia fin dai primi passi, magari riusciamo a scoprire insieme qual è il mio modo di sceneggiare. Nella fattispecie, vorrei parlarvi di “Zio Paperone in fuga dal Natale”, pubblicata in questi giorni su Topolino n. 2822 per i disegni del Maestro Cavazzano. Aver già letto la storia prima di apprestarsi alla disamina di questo tutorial è consigliabile per due motivi: a) capire meglio ciò di cui sto scrivendo; b) non sarà un giallo di Agatha Christie, ma non vorrei ugualmente rovinarvi il finale! [IMG 1]
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