mercoledì 30 settembre 2009

Giuliano Piccininno_2: Bagigi

Tutorial n°96

Giuliano Piccininno è un grande professionista del fumetto. Ha lavorato praticamente su tutto (da Alan Ford al Corriere dei Piccoli, da L'Intrepido a Prezzemolo, da Dampyr ad Arthur King), sempre con grande eleganza e precisione.

Ci regala questo bel Tutorial in due parti.


QUI la prima parte.





A questo punto inizio a disegnare sul serio: lavoro molto liberamente a matita senza grandi ripensamenti sull’impostazione generale delle vignette.

A volte imposto la tavola su di un altro foglio per poi ripassare le matite definitive ma, in questo caso, tutto scorre senza problemi.

Dovrei dire coscienziosamente “non fate come me”! In effetti, le mie matite sono sporchissime e poco definite, un procedimento da vietare in tutte le scuole di fumetto del regno!

Un procedimento che però è il mio: non sono un matitista o un ripassatore, io sono un Disegnatore.



Su una fotocopia delle matite definisco i dialoghi definitivi. Si inizia a capire se la tavola “funziona”; di solito uso questa copia anche per l’approvazione definitiva da parte dell’editore e per accogliere qualche intervento del coautore Claudio.



Trascrivo manualmente i dialoghi approvati sulla tavola prima dell’inchiostratura, preferisco adottare questo antico sistema artigianale per il lettering per due noti motivi (sempre meglio ripeterli):
il lettering fa parte del disegno; la collocazione dei ballon è strategica.

So bene che ci sarebbero altri sistemi ma preferisco avere io il pieno controllo della situazione. Potrei citare molti esempi di scelte di redazione poco felici sulle mie tavole, ma lasciamo perdere…

Vedere il lettering sulla tavola mi permette poi di definire meglio alcuni sfondi, riempire degli spazi dove necessario, ripassare i contorni delle vignette dove necessario…



Siamo alle chine!

Torniamo prima al discorso della finitura e della pulizia delle matite: se queste sono eccessivamente definite l’inchiostratura diventa un freddo lavoro di precisione (superato anche dalle attuali tecniche di riproduzione a stampa); non mi interessa ripassare a china, voglio disegnare a china.

Solitamente, quando la mano è sufficientemente “calda” prendo in mano un pennello n.1 ed inizio con il ripasso dei personaggi in primo piano tracciando delle linee molto aggressive e veloci.

Anche in questo caso infrango tutte le “buone maniere” del ripasso a china che adotto in altre situazioni dove è richiesto un segno più tondeggiante. Quando il controllo dello strumento lo permette, cioè dal momento in cui mi riescono con facilità delle linee sottili e sciolte, passo alle figure in secondo piano.

Per ultimo lavoro sugli sfondi con un pennarello pilot sottile.

E’ molto difficile trovare un compromesso sulla definizione degli oggetti in profondità: se troppo rifiniti possono apparire “realistici” e non dialogare con le figure stilizzate in primo piano; se eccessivamente stilizzati (ci vuole poco per commettere questo errore) non danno profondità, finiscono per sembrare dei fondali teatrali posticci.

Tutte le linee (quelle che compongono i personaggi come quelle degli oggetti e degli sfondi) devono comunque contribuire a formare una composizione coerente.



Il mio consiglio illuminante per quanto riguarda il colore è quello di trovarsi un bravo colorista! Io ne utilizzo diversi, me compreso, a seconda del tipo di lavoro. Tutti molto bravi (tranne me). In questo caso è mio fratello Giorgio ad occuparsi della tavola; è stato lui a definire i colori dei personaggi fin dalla fase ideativa quindi non ha bisogno di indicazioni particolari.

E’ comunque necessario fornire dei suggerimenti riguardo alle ombreggiature: il segno adottato, molto sintetico, non suggerisce automaticamente i chiaroscuri, alcuni di questi vengono “recuperati” riguardando le matite dove la plasticità era più evidente.

Evidenzio le ombreggiature su di una fotocopia o su di un lucido e passo tutto a Giorgio.



Dopo aver visionato le campionature ed i successivi livelli suggerisco il tocco finale: lo sporco da erba e da fango, orgoglio e vanto di tutti i rugbisti, grandi o Bagigi!

Giuliano Piccininno

7 commenti:

melo ha detto...

ottimo tutorial!

Riccardo ha detto...

Interessantissimo tutorial, grazie mille!

Michele Micarelli ha detto...

Che bel blog! E' tutto interessante grazie! :D

Anonimo ha detto...

Bello!!

Unknown ha detto...

meraviglioso e condivido l'idea del maestro Piccininno... "non sono un matitista o un ripassatore, io sono un Disegnatore"

Anonimo ha detto...

stupendo!! *O*

Tenebrae ha detto...

interessantissimo il tutorial, soprattutto per mano di un grande!

grazie per aver linkato il mio blog, ho ricambiato molto volentieri... a presto!

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails