domenica 3 maggio 2009

Giuseppe De Luca: Nemrod


Tutorial n°93

Questa volta Giuseppe De Luca, disegnatore attualmente all'opera sulla serie Nemrod della StarComics, ci mostra come realizza una delle sue tavole.


Con questo tutorial non ho certo intenzione di insegnare a nessuno il modo con cui si realizza una tavola, diciamo che questo è solo il mio modo di fare; premesso questo posso partire dall’inizio, e cioè dall’impostazione della tavola.

Comincio col fare quello che credo facciano tutti quando si deve scegliere l’impostazione e il taglio delle vignette: faccio un piccolo layout con la matita sulla pagina della sceneggiatura (in questo caso tavola 12 di Nemrod episodio 13, scritto da Andrea Aromatico). In questo modo visualizzo un'anteprima di quello che intendo realizzare.


Dopo di che comincio ad abbozzare le vignette, non direttamente sulla tavola ma su fogli da schizzo o meglio su carta da lucido, in modo che possa vedere o intervenire sul disegno anche sul retro. Mi servo molto di foto di riferimento, questo che vedete sono io.



E qui mi sono trasformato nel personaggio di Paolo, riveduto e “corretto”, le proporzioni che si possono vedere in foto sono spesso paradossalmente scorrette, benché il mio genere sia realistico i canoni del fumetto sono tuttavia diversi dalla realtà.


Qui si può vedere la tavola con le vignette trasferite, il vantaggio che trovo nel disegnare le vignette su un foglio a parte è quello di poterle centrare nel migliore dei modi.


E questa è la matita sufficientemente definita per poterla chinare.


Ho usato questa pianta come quinta nella terza vignetta, poiché avevo bisogno di una luce notturna ho contrastato e scurito la foto dopo averla resa in bianco e nero.


E lo stesso ho fatto per la jeep.


Da questo momento iniziano le mie apnee in fase di china: comincio col ripassare le parti più difficili e forse più comunicative come gli occhi, alcuni tratti dei visi e le mani; per questi particolari utilizzo un pennarello molto sottile, Pigment Linear Steadler o Pigma Micron, che può variare di spessore da 0,05 a 2 a seconda dei casi.




Poi passo a completare con la china le figure umane, in questa fase uso il pennarello Pentel Brush Pen: ha di buono che si evita di intingere continuamente nella china e che le setole mantengono una punta perfetta, ma di brutto che non è adatto a tutti i supporti, sulla maggior parte dei tipi di carta l’inchiostro tende leggermente a spandere (sul Tecnico 6 Fabriano ha una buona resa, sulla SchoellerShammer è ottimo).





E questa è la tavola completa di sfondi e particolari.



Grazie per aver letto il tutorial!

13 commenti:

fossabiologica ha detto...

ottimo...molto interessante!

Chiara ha detto...

Grazie per questo interessante e chiarissimo tutorial

duke ha detto...

Grande e chiarissimo come sempre! ^_-

Riccardo80 ha detto...

Molto interessante, come sempre... grazie mille! ^_^

Unknown ha detto...

Grande Giuseppe!
A quando per il prossimo tutorial?

Emaios ha detto...

Davvero interessante, cercavo giusto una buona marca di pennarelli!
complimenti

Cast ha detto...

Da due grandi un grande tutorial.
Grazie Ketty per averlo pubblicato grazie a De Luca per averlo realizzato.

alfelf ha detto...

grazie raga, davvero lodevole quello che fate.

fed_44 ha detto...

Bel tutorial, complimenti per il tuo lavoro su Nemrod!

lucia ha detto...

Bello, proprio bello. Giusto una domanda da neofita: quanto sta un professionista come te a fare tutta questa tavola? dico, cercare immagini, fotografarsi, modificare le foto, stamparle, copiarle, insomma dalla a alla zeta. Io credo che ci metterei un mesetto - e poi non verrebbe neanche cosi´ bene ma questo e´ un altro paio di maniche. Grazie per la risposta!
Lucia

Giuseppe De Luca ha detto...

Nel ringraziere tutti, approfitto per rispondere a Lucia!
Per chi fa questo abitudinalmente, questi sono passaggi che richiedono poco tempo, farsi alcune foto porta via qualche minuto, e trovare in rete alcuni oggetti o paesaggi ancora meno, l 'importante è non starci a pensare troppo, facciamo che per tutto questo spendiamo un ora, vah!
Una volta che hai tutto sotto controllo, si può cominciare con la tavola vera e propria.
Se ha i dettagli della tavola in questione il tempo che si può impiegare può essere di 6 ore (la matita),
per la china 3 ore mi sono sufficienti, quindi, tra una pausa (inevitabile) e l'altra, una tavola completa richiede un giorno lungo.
Devo dire che il mio metodo di lavoro è necessariamente diverso, cioè, dal momento in cui finisco la matita, dovrei aspettare il via libera per poi passare alla china, quindi io ho l'abitudine di completare tutte le matite, facendone in media 2 al giorno un po meno detagliate di questa, per poi, una volta completate cominciare a chinarne 3 al giorno, so che per molti è stressante fare in questo modo, ma lo trovo un ottimo sistema per evitare tempi morti e per tenere sotto controllo la tabella di marcia. ;)

a presto

il.giack ha detto...

Ciao, vengo adesso a conoscenza del sito e faccio i complimenti a tutti. Grandi! Una domanda forse ingenua: nel tutorial parli di 'vignette trasferite' dal lucido alla tavola: ricopi a mano gli schizzi o usi qualche strumento particolare (lavagna luminosa o altro)? Grazie mille.

Ketty Formaggio ha detto...

Il GiackBenvenuto su kinart!
...posso risponderti io
Giuseppe usa il tavolo luminoso.

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