venerdì 9 gennaio 2009

Colorazione cover ThanDai: acquerelli e tecnica mista

Tutorial n°89

Ciao amici di Kinart! 
Oggi vi mostro come ho affrontato la colorazione di una cover per il fumetto di genere western ThanDai per l'associazione culturale Alex Raymond del disegnatore in forza alla StarComics Francesco Bonanno.






Quando affronto la colorazione manuale di un disegno altrui preparo sempre una bozza, o anche più di una, cercando di non soffermarmi sui dettagli ma sulla impressione generale. Per questa illustrazione Francesco mi ha chiesto di accentuare l'oscurità del primo piano per sottolineare il fatto che la ragazza è prigioniera. Lui aveva inchiostrato i soggetti in primo piano e lasciato la matita pulita per i soggetti oltre la finestra.




Il supporto del disegno era un bellissimo foglio per acquerello, ho insistito per poter avere quel supporto più professionale anziché i soliti fogli per le tavole in bianco e nero. Ne approfitto per segnalarvi i dati esatti della mia carta preferita (anche se non so se questi blocchi siano ancora disponibili alla vendita) per tutti i colori ad acqua, resistente, ottima resa: Canson Aquarelle Fontenay 100% cotone grana ruvida 300g/m².

Lavoro in tecnica mista e i miei materiali sono: una ben fornita scatola di acquerelli a pastiglia della Winsor e Newton fatta su misura, colori acrilici, pastelli colorati, gessetti, Ecoline. Tenete l'acqua in diversi vasetti, cambiatela di frequente, risciacquate bene i pennelli tra un colore e l'altro. Per asciugare i pennelli uso fazzoletti di carta, anche se il cotone pulito sarebbe la soluzione migliore.

Comincio con lo stendere con un pennello abbastanza grande una mano leggera di acqua pulita sul disegno e anche sul retro del foglio, voglio infatti che resti leggermente umido e che quindi permetta al colore di stendersi con più morbidezza. Ogni tanto tra una velatura di colore e l'altra ripeterò questa operazione però badando di bagnare solo le porzioni di foglio che desidero campire. Mi raccomando, fatelo anche voi quando dovete campire superfici ampie per le quali non basta una sola pennellata!


Io lavoro a velature per quasi tutto il corso dell'opera, per velocizzare l'asciugatura uso l'asciugacapelli, ma attenti quando lo usate su superfici molto bagnate perché rischiate di fare delle gocce colanti! Io vi consiglio di non lavorare "alla prima" ma a velature perché ricordate che avrete sempre tempo per fare una velatura più scura dove sarà necessario. 
Una parentesi: Hugo Pratt era un grande maestro di acquerelli alla prima, nei sui disegni si riconoscono bene le pennellate acquose ma vi assicuro che dovrete allenarvi molto prima di ottenere un risultato soddisfacente con lo stesso approccio. Chiusa parentesi.


E ora si colora! Il primo turno è di una leggera velatura per dare un tono uniforme ai piani, in genere la faccio con acrilici molto diluiti perché una volta asciutti non si sciolgono più. Per questa illustrazione ne ho fatta una grigiolina sul muro e il balcone in primo piano, la ragazza; verde caldo al di là della finestra, con alcuni punti di terra di siena sul vestito di lui, il muretto e l'albero.


D'ora in poi vado con gli acquerelli per le ombre, ancora precedute della mano leggera di acqua pulita dove dovrò campire (attenti a stare nei bordi) e poi giù di acquerello il blu/indaco sul muro e gli infissi. Mi raccomando, quando stendete una campitura cominciate da un angolo e scendete, come se doveste "tirare" il colore intingendo di tanto in tanto la punta del pennello nel colore diluito o in poca di acqua pulita; non iniziate dal centro.

Ho lavorato su ombre del muro e della finestra, del vestito della ragazza, di seguito sulle ombre esterne con i colori più caldi continuando a usare le terre. Per il prato come vedete sopra non mi sono messa a fare ogni filo l'erba, ho lavorato a macchie leggere, sempre sulla superficie bagnata sottolineando con colore più intenso le parti in ombra.


Dopo aver lavorato su molti strati di velature passo a sottolineare le ombre e i dettagli con le matite colorate, potete vederli qui sopra e sotto. La superficie ruvida rende i tratti squisitamente pastosi esaltando la texture della carta, ho lavorato sul muro e il vestito della ragazza con un controluce azzurro (guardate i dettagli) , un po' di ocra gialla fuori dalla finestra. qualche colpo di matita sulle guance della ragazza e sui capelli.


Passiamo ai tocchi di luce, mi diverto sempre moltissimo a farli con con Ecoline bianca: ha la caratteristica di essere perfettamente coprente sopra l'acquerello e si stende sfumandola benissimo rispetto all'acrilico bianco. Vado con colpi di bianco (che sono opachi e gessosi sulle brillanti e trasparenti velature) sul balcone della finestra illuminato, sugli infissi, e per sottolineare la luce che filtra dalla finestra nell'angolo in basso a sinistra e in basso a destra (che bella sfumaturina!). Distribuisco poi i colpi di luce su altri elementi, come i capelli della ragazza e su ciuffi d'erba oltre la finestra.

Ormai siamo al finale, mi prendo una pausa consistente e riguardo l'immagine nel complesso. Se mi soddisfa passo una mano di vernice spray per fissare tutto lo sbrodolamento che ho fatto sul foglio.

E' completamente diversa dalla bozza iniziale? Non importa! Il disegno prende vita mente lo si colora, la bozza serve solo a chiarirsi le idee prima di iniziare, ok? ^_^ 

Spero che questo tutorial sia abbastanza chiaro, grazie di aver letto fino alla fine e grazie anche a Francesco per il suo bel disegno!


E' tutto, a presto!

10 commenti:

Cosimo ha detto...

Complimenti Ketty, per la colorazione e il tutorial :)

Anonimo ha detto...

complimenti bel tutorial e bellissima tavola, amo gli acquerelli...:D:D

Anonimo ha detto...

Accidenti Ketty, sei straordinariamente brava. sono passato di qui per caso e sono rimasto incantato.
ci tornerò volentieri ^ ^

Cast ha detto...

bravissimissima, i tuoi tutorial sono vere perle ... Grazie

Iori ha detto...

Veramente complimenti per la colorazione!

Limbo ha detto...

Gran bel tutorial Ketty!
me lo sono gustato tutto d'un fiato..eh eh
seguiro i tuoi consigli con piacere!;-D

nikk santellani ha detto...

wow ketty faro' tesoro di questo per il fumetto che sto disegnagando mitica la dritta dell' ecoline bianco ...l' ho sempre snobbato per la tempera... ma mi sbagliavo

Anonimo ha detto...

Scusa la domanda da babbano, ma l'Ecoline bianco è sempre un acquerello o è un acrilico?..e poi il foglio non si imbarca ad inumidirlo anche dietro?
Grazie in anticipo :)

Ketty Formaggio ha detto...

Grazie, per tutti i gentili complimenti, siete troppo buoni! :)

X Nikk
Okkio che l'ecoline bianco va bene per piccoli ritocchi e comunque se ci passi sopra con qualcosa di troppo acquoso esiste la remota possibilità che si sciolga un pochino. Fai qualche prova su un foglio a parte, ok?

X Stefano
L'ecoline Bianco ha di sicuro una consistenza diversa dalle ecoline a colori. Credo che per certi versi possa sembrare un pò gessoso, quasi come una tempera. Non è gommoso come l'acrilico bianco.

Ribadisco che l'ecoline bianco è coprente su quasi tutto, ma non sulle ecoline a colori!

Ketty Formaggio ha detto...

Dimenticavo...
no, il foglio si imbarca dse lo si bagna solo da un lato! se lo imbarcate da entrambi i lati si tenderà in modo omogeneo.

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