mercoledì 12 dicembre 2007

Sol Mirror 3, Rossana Baldanza

Tutorial n°60

Una piccola premessa:

Sol Mirror è stata una sfida per tre motivi.

1- perché l’idea principale che si sviluppa in questi quattro volumi, è stata sviluppata da due menti poco equilibrate (quella mia e quella di Stefano Cresti), a volte in contrasto a volte in sintonia, che discutevano via messanger, perché erano lontane fisicamente.

2- Perché non avevo mai scritto il genere fantastico. E vi assicuro che non è vero che in questo genere puoi far accadere di tutto. Se crei un mondo di fantasia devi porre delle regole, delle regole coerenti e mentre scrivi te le devi sempre tenere a mente. Inoltre, avendo scritto il genere noir, mi veniva quasi istintivo infilarci un serial killer. Poi, fortunatamente, ho desistito da questa idea.

3- L’ho scritto in un periodo in cui avevo veramente poco tempo per pensare e dovevo farmi venire un’idea al più presto, e non ero abituata all’idea a comando (cosa che invece caratterizza la scrittura professionistica). Alla fine mi è venuta mentre mi asciugavo i capelli (ne ho tanti…).




Dare la caccia al mostro, ovvero, l’idea.

La prima cosa che cerco di stabilire subito, prima di iniziare a cercare un’idea, è il classico, inimitabile, ineguagliabile “Chi”, ovvero il protagonista della storia. Del personaggio sapevo già che doveva avere determinate caratteristiche: una ragazzina di massimo 14 anni che ha un fratello gemello. Come sarà la protagonista? Un’ingenua trullallero trullalà, oppure una bastarda inside? Cosa si deve aspettare nel Mondo Nascosto? Divinità tonanti, mostri brufolosi o orsachiottini di peluches?

La cosa fondamentale è sempre partire dal protagonista, perché se lavori al personaggio principale ed inizi a dargli degli aspetti più specifici, il personaggio inizia a muoversi da solo e a vivere la sua storia.

Io metto sempre un po’ di me nei personaggi che scrivo. Soprattutto i miei status mentali.

Con Avatar, volevo conquistare il mondo, avevo finito il corso di fumetto e volevo subito creare qualcosa. Ecco che nasce Eva, personaggio combattivo e con le palle nonostante le stia cadendo il mondo addosso.

Con Sol Mirror 2 invece, mi ero ritrovata ad essere triste e nostalgica, era un periodo delicato in cui sono andata un po’ in crisi, ecco che nasce Vassiliska, ragazzina russa impacciata e piena di dubbi ed indecisioni.




Con Sol Mirror 3, avevo una rabbia dentro incredibile. Ecco che nasce Asiah, il cui nome e l’aspetto fisico è un omaggio ad Asia Argento, arrabbiata con il mondo e incuriosita e terrorizzata allo stesso tempo dalla morte.






Così ora avevo qualcosa su cui indirizzare la mia documentazione: la morte.

Altro paletto imprescindibile è il “quando”: In quale periodo storico il personaggio si muoverà? Anche perché questo condizionerà il suo modo di vestire e il suo modo pensare. Nell’antica Roma, magari è una schiava ribelle mentre nel medioevo magari sarà ricercata perché è una strega. In questo caso è stato facile, perché l’idea è che comunque i singoli episodi siano ambientati più o meno nello stesso periodo, cioè oggi!

Infine, il “dove”: lì ho cercato di levarmi uno sfizio, volevo infilarci l’India, terra che mi ha sempre affascinato.

Dove cercare il mostro ovvero la documentazione:

Asiah è una ragazzina ossessionata dalla morte, quindi deve essere circondata da oggetti che la richiamano, ho iniziato a cercare tutto ciò che riguarda la rappresentazione della morte nelle varie culture: egizia, greca, medievale, rinascimentale, contemporanea.






Poi l’ambientazione, in particolare le scenografie sono: stanze da letto (ragazzi e dei genitori), la scuola (privata con le divise), il salone dell’ambasciata e una strada tipica indiana.

Inizio a documentarmi soprattutto di immagini, per avere un’idea di cosa andrò a descrivere. La divisa, il refettorio, saloni di ambasciate, studi di rettore ecc. Così inizio a visualizzare già qualcosa.






Infine, anche se in realtà è la prima cosa che faccio, inizio a cercare il volto di Asiah. Guardo tra le attrici che ci sono in circolazione, siccome ho l’idea che deve essere una tipa un po’ darkettona, cerco tra questa tipologia. Alla fine Asiah è ispirata fisicamente ad Asia Argento.

Dopo di che, inizio a buttare giù una serie di appunti che hanno preso la forma di un mostro ibrido un po’ soggetto, un po’ scaletta, un po’ dialoghi. Questa è la parte più divertente perché non ti dai molte regole e dai sfogo alla fantasia.

Dopo che mi sono sfogata, inizia la parte più difficile e a volte anche un po’ noiosa: devo domare il mostro ibrido.

Come domare il mostro, ovvero il Soggetto

Il Chi, il quando e il dove in genere sono le prime cose che si definiscono quando si butta giù un’idea. Ora, secondo la buona tradizione di un soggetto, mancano il “come”, il “cosa” e il “perché”.

La base per definire questi ultimi tre paletti è determinata dalla struttura che, in accordo con Stefano, abbiamo deciso dovrebbe avere ogni episodio.

La struttura di un episodio di Sol Mirror è costituita in questo modo:

Presentazione del protagonista e dei comprimari (se ne ha qualcuno) e dei personaggi di contorno: in questo caso la protagonista è Asiah, ma siccome un ruolo fondamentale gioca anche il fratello Seth, che sarà protagonista del volume successivo, allora ho iniziato con una tavola in cui vediamo il risveglio dei due fratelli nella loro stanza da letto che condividono e stabilisco subito il tipo di rapporto che c’è tra loro. Altro ruolo ha giocato la stanza, in cui ho messo in luce la diversità dei due caratteri in base alla descrizione di ciascun lato della stanza. Poi c’è il rapporto con i compagni. Mentre Asiah viene presa in giro perché è una asociale, Seth invece viene stimato e temuto. Infine il rapporto con i genitori. Il padre è un bonaccione che passa sopra a molte cose mentre la madre è intransigente e per questo si scontra in continuazione con Asiah.

Al protagonista accade qualcosa (qualcosa che lo ucciderà). Il protagonista non sa che sta morendo e si ritrova in un mondo fantastico, il Mondo Nascosto, senza sapere il perché. Qui cerco sempre di spiazzare lettore e personaggio e faccio in modo che non si capisca subito che stia morendo. Il protagonista si trova in un limbo che assomiglia al luogo dove stava un secondo prima, ma si accorge che è allo stesso tempo diverso. Asiah si trova nel salone dell’ambasciata ma tutto attorno a lei è immobile e grigio e iniziano a spuntare dei bambini senza volto.

Incontro con uno dei due Medium, la Geisha o Ladon il fioraio. Questi danno delle indicazioni criptiche su quello che dovranno affrontare. In questo caso Asiah incontra la Geisha che sottoforma di filastrocca la informa che l’ora della sua morte si sta avvicinando.

Il protagonista inizia un percorso interiore, caratterizzato dal dover superare delle prove che dovrebbero portarlo ad una sorta di epifania: la scoperta che sta morendo. Asiah inizia ad incontrare le persone che conosce, come i suoi genitori, i suoi ex compagni, suo fratello Seth, che interpretano diverse rappresentazioni della morte.

Il finale: Dopo l’epifania, il personaggio si trova davanti due opzioni: o rinasce nuovamente nel mondo reale con un’altra identità, o rimane nel Mondo Nascosto per sempre e non potrà più tornare nel mondo reale. Il finale di Sol Mirror non lo posso rivelare. Altrimenti non lo andate a comprare.

Quindi abbiamo il chi (Asiah, una ragazzina di 14 anni ossessionata dalla morte e che odia tutti tranne suo fratello), quando (in questo periodo), dove (in India, all’ambasciata francese), cosa (entra in coma e la sua anima viene spedita nel un Mondo Nascosto) come (attraverso degli ostacoli che, sottoforma di rappresentazioni della morte, le faranno capire che la sua ora sta scoccando) perché (deve cercare una maschera che rappresenta la nuova identità in cui si reincarnerà altrimenti rimarrà per sempre nel Mondo Nascosto).


Come addestrare il mostro, ovvero la scaletta.

Dopo che ho lavorato alla storia, inizio a farmi una scaletta: la scaletta è la divisione del soggetto esteso in tavole. Ho 32 pagine e devo fare entrare la storia e le scene che ho scritto. I primi dubbi: mi basteranno, avanzeranno? In questa fase a volte devi rimettere mano al soggetto, per allungarlo o accorciarlo. Dopo un po’ di esperienza, questo ritorno sui propri passi viene evitato. Capisci già in quante pagine può entrare la tua storia.

La scaletta ti aiuta a dosare i passaggi di scena, i colpi di scena., la suspense, in poche parole, ti aiuta nel montaggio della storia. Così ho cercato sempre di alternare le scene di Asiah nel Mondo Nascosto e di Seth nel mondo reale. Ho cercato di staccare da un personaggio all’altro in modo tale da dare suspense sull’esito di ogni scena. Ho dosato il prologo, in cui c’era la presentazione dei personaggi, a cui ho dedicato cinque pagine prima di iniziare ad entrare nel vivo della storia. In genere impiego meno pagine ma in questo caso, dal momento che i personaggi di contorno sarebbero riapparsi successivamente, gli ho voluto dedicare un po’ più di spazio. Poi mi sono lasciata le ultime due tavole ai personaggi dei Medium, per introdurre il prossimo episodio e per spigare che cosa sta accadendo. All’interno, tra prologo ed epilogo, sviluppo l’avventura di Asiah nel Mondo Nascosto che la porterà all’epifania e le reazioni di Seth a ciò che sta succedendo alla sorella nel mondo reale.


Il mostro inizia a parlare e a muovere i primi passi nella scena, ovvero la sceneggiatura.

La sceneggiatura segue in genere di pari passo la scaletta. Descrivo scene, metto dialoghi. Le prime tavole di Sol Mirror 3 nascevano già sottoforma di didascalia dei pensieri di Asiah. Ai pensieri di Asiah ho associato delle immagini e situazioni. Nelle parti con più dialoghi, la descrizione delle scene viene messa successivamente. Mentre, nelle scene più avventurose, dove le battute sono poche, queste vengono messe successivamente.

Dopo la prima stesura della sceneggiatura, inizio a controllare se i dialoghi sono troppo lunghi o corti, se ci sono troppe vignette in una tavola, se ho messo tutte le onomatopee. Se ho scritto in italiano o ostrogoto. Correggo e la magagna passa in mano al disegnatore.

Il mostro si “mostra”, ovvero le tavole disegnate.

Insieme alla sceneggiatura, in genere spedisco anche un po’ di materiale fotografico, un po’ quello che avevo già trovato durante la scrittura del soggetto (perché oltre stimoli nozionistici ho bisogno anche di stimoli visivi per avere un’idea dell’ambiente e degli oggetti che fanno parte del mondo di Asiah), un po’ quello che lei mi richiedeva man mano che procedeva a disegnare. In genere questa è solo una fase di controllo della corrispondenza tra scene descritte e immagini disegnate. Cioè tra quello che avevo in mente e quello che ha in mente il disegnatore quando legge la mia sceneggiatura.

Il mostro saltella e vorrebbe uscire, ma ancora non è pronto, ovvero il lettering

Una volta finite le tavole, le rivedo in base alla sceneggiatura e aggiusto i dialoghi per poi passarli al letterista. È un operazione di taglio e cucito, qualcosa cambia, qualcosa scompare, qualcosa viene aggiunto. Ed il mio lavoro è finito!

La prima uscita del mostro, ovvero il fumetto.

E’ sempre una emozione!



Rossana Baldanza

NEXT 17/12/07: Cover, Gud

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non vedo l'ora di avere questo fumetto tra le maniiii!!
E' una spiegazione dettagliata e utilissima, grazie mille!

nati ha detto...

Molto utile! In questi gg sto lavorando con alcuni amici a due progetti separati e anche se non mi occupo di sceneggiatura, leggere che dopotutto ci stiamo muovendo nella direzione giusta (almeno per quanto riguarda l'impostazione di base e la ricerca della documentazione) e' incoraggiante! Utilissimo tutorial!

Anonimo ha detto...

Grazie! Sono contenta che vi stia risultando utile questo tutorial. Un grazie anche ad Elena Cavaliere che ha montato le mie immagini sui testi.
se avete dubbi, curiosità o altro, sono a vostra disposizione.
Rossana Baldanza

Elena Cavaliere ha detto...

Spero di averle montate bene @.@
Mi sono appena accorta che non si visualizzano la 7 e la 9, sistemeremo appena possibile.

Scusa se ho cambiato le immagini di Asia Argento ma le abbiamo scelte con lei + vestita (anche se è stato arduo trovarne!!!)

Grazie mille per il lavoro, un grande tutorial :3

Elena Cavaliere

Anonimo ha detto...

Splendido Tutorial!! Voglio subito comprare Sol Mirror!! **
Grazie davvero!

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