mercoledì 25 luglio 2007

Lys 2, Inchiostrazione: Ferrante

Tutorial n°33

Ciao ragazzi,
quello che vorrei riuscire a mostrarvi è il mio metodo di lavoro per chinare una tavola di Lys ed i materiali che uso comunemente.





1- Questa è una Gommamatita della Steadler, cioè una gomma fatta come dice il nome, a forma di matita, serve per cancellare anche i piccoli particolari, utile anche per togliere i residui della cancellatura grazie alla spazzoletta sintetica che sta sopra la punta.

2- Questo è il pennello che uso abitualmente per tutto cio' che inchiostro, cioè un WINSOR e NEWTON serie 7 numero 0.


3- La BOCCETTA che uso. Cioè, mi spiego meglio, questa è la boccetta che contiene la china che uso (che è al numero 5), quindi uso questa boccetta solo per comodità!!!

La china Winsor e Newton è bellissima, ha un nero intenso, ma è catrame allo stato puro, troppo ma troppo denso, e diluirlo, a mio parere, ne fa perdere la principale qualità per la quale uno sceglie quel tipo di china.

La Rotring ha la stessa intensità di nero ma con meno densità, cio' permette di arrivare dalla boccetta al foglio da inchiostrare senza che nel frattempo ti si sia seccata la china sulla punta del pennello.

4- Sono delle semplici Pinzette, ma sono uno strumento molto utile nel caso in cui il pennello, dopo un pò che si utilizza, cominci ad evidenziare i segni dell'usura, come i peli che escono dalla punta.

5- Come spiegato nel punto 3, questa è la china che uso attualmente.

Quelli che sto per elencare sono i pennarelli che utilizzo quando l'uso del pennello sarebbe troppo difficoltoso e creerebbe solo una perdita di tempo, come una campitura piena o una linea dritta troppo lunga.

6/7-Pennarelli vari, come possono essere i Pilot o i Faber Castell, numero 005 o al massimo 0.

8/10- Questi altri invece sono Rapidograph, di diverse marche e misure, ma con lo stesso identico scopo, quello di fare delle linee il più nette e precise possibile, visto che avendo la punta in metallo non risentono della pressione della mano e quindi non vanno incontro all'usura.

Ora vi mostro gli strumenti che uso quando devo correggere la tavola appena chinata.



11- Cominciamo con il pennello, cioè un Winsor&Newton serie 7 numero 0, magari un pò usato o che ho deciso non essere buono per l'inchiostrazione, che uso SOLO ed ESCUSIVAMENTE per correggere la tavola.

12- Vasetto di POLYCOLOR BIANCO TITANIO, che uso naturalmente per correggere gli eventuali errori sulle tavole.

Non lo passo direttamente sulle tavole così com'è nel vasetto, ma bagno un pò la punta del pennello, in modo da rendere il bianco un pò più fluido, ma deve comunque essere coprente, quindi attenzione alla quantità d'acqua!!!

13/14- Sono le gomme che uso per cancellare la matita dopo aver chinato la tavola. Tutte e due sono buone perchè non sbiadiscono la china e la lasciano bella lucida, sono la B-20 della Rotring e la KOH-I-NOOR flash.

15- Una semplicissima gommapane della Pelikan che mi serve per alleggerire la tavola a matita da un segno che altrimenti sarebbe troppo carico di grafite per passarci sopra la china.

Ed ora cominciamo il percorso relativo all' inchiostrazione, partendo proprio dall'inizio, cioè dalla tavola come mi viene consegnata dal disegnatore per essere chinata.





- Il primo passaggio è quello di passare la gommapane su tutta la tavola in modo da alleggerire il segno fatto a matita dal disegnatore.



Ho l'abitudine di non picchiettare la tavola con la gommapane, primo, per evitare il comparire di macchie a causa dell'eventuale grafite rimasta sulla gomma, e poi per una questione prevalentemente di tempo, per velocizzare il passaggio; allungo così la gommapane sotto il palmo della mano come una specie di bastoncino e la faccio rotolare per tutta la tavola.

Di solito un passaggio basta per alleggerire la tavola.

- Il secondo passaggio prevede l'inchiostrazione dei contorni delle vignette con i relativi baloon.



Per tutti i fumetti che inchiostro, uso sempre un Rapidograph numero 5 per fare i contorni delle vignette, mentre a seconda del fumetto i baloon possono essere fatti sia a pennello, lo stesso che poi uso per chinare le vignette, o semplicemente con un pennarello.

- Il terzo passaggio è l'inizio effettivo dell'inchiostrazione delle vignette che compongono la tavola.

Per prima cosa, nel caso in cui il fumetto che state chinando lo richieda, bisognerà vedere come distribuire bene i piani per dare un pò di profondità alla vignetta.

Per far questo, basta semplicemente ingrandire il segno tanto più il personaggio (o l'oggetto) sta "davanti a noi".




Ci sono comunque fumetti che non necessitano di scansione di piani, ma possono essere chinati con dei semplici pennarelli con un tratto unico, quindi con vignette senza profondità, ma sono casi molto particolari.

Se inchiostrate un fumetto già avviato bisogna per forza seguire coerentemente la linea grafica data dalla serie su cui lavorerete, altrimenti "fate come volete", basta che alla fine si rispetti la leggibilità della vignetta.

Di solito per facilitarmi, divido mentalmente la vignetta in tre piani.

Per prima cosa, chino quel che sta al secondo piano (a parte occhi naso e bocca dei personaggi, che in effetti inchiostro ancora prima)...



cioè il piano "di mezzo", in modo da dare una base di spessore per poi regolarmi con ciò che andrà chinato davanti (primo piano)...



...e dietro a quello che già ho inchiostrato (terzo piano).



Questo è un passaggio che, con l'esperienza, farete molto meccanicamente, senza neanche più starci a pensare.

Uso il pennello per tutto, anche per le strutture...



...a meno che non si parli di chinare linee molto lunghe, risolvibili più facilmente con riga e un rapidograph.

E poi bisogna sempre tenere d'occhio anche l'orologio, quindi, se per velocizzare il lavoro volete usare per tutti i fondali squadra e rapidograph (o pennarelli) fatelo tranquillamente , a meno che l'editore o lo stile del fumetto non lo vietino a priori.

- Il quarto passaggio può essere fatto sia vignetta per vignetta che alla fine della lavorazione della tavola, o addirittura alla fine di tutte le tavole da chinare.

Se, come me, avete a che fare con fumetti che poi andranno colorati, è naturale procedere con la sgommatura della matita rimasta nelle vignette alla fine della singola tavola.

Personalmente, dopo aver provato tante gomme, ho trovato quella che sembra essere perfetta per le mie esigenze, cioè di evitare che il lavoro fatto fino a quel momento non sparisca o si sbiadisca sotto il suo passaggio, ovvero la Rotring B20, che passo in modo leggero sulla vignetta fino a togliere ogni traccia della matita.



Dopo la sgommatura, passo a cancellare gli eventuali errori dati da sbavature o linee sbagliate, o comunque qualsiasi segno che non mi piace





Usando un pennello, che per me è il Winsor&Newton usato di cui parlavo prima, e un barattolo di acrilico Bianco Titanio della Polycolor, tolgo ogni segno di china fuori posto, senza lasciare solitamente traccia.



A questo punto la tavola è pronta per essere scansionata e colorata!

Buon lavoro!!!

Paolo Ferrante

Lys By Red Whale
Centomo, Dalena, Maddaleni, Basile
Lys © 2006-2007 Rainbow S.p.A.
Edizione Italiana © Tridimensional s.r.l.



NEXT 29/07/07: Prospettiva1, di Claudio Stassi

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bello, ho capito tutto!
Adesso si tratta di trovare il materiale e diventare bravi come te!

Anonimo ha detto...

ahhh.. che invidia intrepida l' inchiostrazione di paolo ç_ç

bellisssimo tutorial, e scomemtto che julia si è divertita con la dijitale A_A_

bello,bello bbbello!

nati ha detto...

Fantastici questi tutorial! Leggendoli, mi fanno sentire una cacchetta ^_^, ma sono sicuramente uno stimolo a migliorare. Eppoi, utilissimi...le foto, i suggerimenti...tutto! Grazie, Paolo!

Anonimo ha detto...

Già!...confermo!stupento tutorial si scoprono sempre nuove tecniche e nuovi strumenti!
Grazie!

Daphne ha detto...

Considerando i materiali che usi, in particolare il supporto dove appoggi il tuo pennello... direi che ti sei comprato uno di quei kit per la calligrafia giapponese... o qualcosa di simile! A parte ciò vorrei chiedere, come si rendono gli effetti atmosferici con la china? Pioggia, neve, etc? Grazie e complimenti per tutti i tutorial e il sito in generale!

Daphne =)

Riccardo ha detto...

davvero molto bello anche il rsultato finale.
ma anche davvero molto difficile, gestire la punta del pennello non è solo questione di precisione, ma anche di conoscenza dello strumento. sapere come reagiscono le setole alla quantità di china".

io ci ho provato, la punta del pennello non mi resta "definita", ha qualche setola che eccede il profilo...mha forse solo una mia impressione.

Anonimo ha detto...

Molto intressante!
Io ero convintissima che per inchiostrare si usasse il pennino. -_-'

IO ha detto...

davvero utile questo post, mi sento solo una leggera schifezza in confronto, eppure di cose ne so fare...cmq complimenti di vero cuore...

Unknown ha detto...

grazie mille, splendido tutorial. Finora ho inchiostrato a caso col pennarello più sottile che mi capitava fra le mani, e non sono mai riuscito a trovare nessuna informazione

mi toccherà imparare a usare il pennello OçO scommetto che non è facile come sembra OçO

Anonimo ha detto...

mai vista una cosa simile è meraviglioso

Maurizio Brancaleoni ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Maurizio ha detto...

Chiaro e dettagliato. Ottimo.

Vadu ha detto...

cavolo come si vede la differenza di colore nel nero dai ballons a disegno :D

Anonimo ha detto...

Complimenti vivissimi, anche se, a mio parere, il consigliare per filo e per segno gli strumenti potrebbe essere molto limitante per lo stile del disegnatore... sarebbe brutto dover definire un eventuale inchiostratore come "uno dei tanti paolo ferrante"...

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