domenica 8 luglio 2007

Illustrazione5, Santalucia: BoxArt

Tutorial n°28
Ai bei tempi, le compagnie di giocattoli investivano migliaia e migliaia di dollari per la realizzazione di spettacolari illustrazioni che adornavano le confezioni dei loro prodotti.
Negli anni 80, la Hasbro, La Mattel, La Kenner, facevano a gara per produrre veri e propri gioielli che ci facevano sognare, quando, accompagnati dai nostri genitori nel negozi di giocattoli, ammiravamo gli scaffali pieni di Transformers, Masters of the Universe, M.A.S.K., G.I.Joe e tanti altri.
Illustratori del calibro di William George erano identificati con la serie di He-Man ma persino Jack Kirby, negli anni 70 aveva disegnato alcune immagini per le prime serie di Big Jim.






Il tempo è passato e il mercato dei giocattoli non è più quello di un tempo, dominato in America dallo strapotere delle grandi catene di distribuzione, e sempre a confronto con l'avversario più diretto: il videogame, che conquista fette di mercato sempre più ampie a scapito dei nostri amati feticci di plastica e metallo.
Nonostante l'esistenza di un crescente mercato collezionistico, le cifre non sono più quelle e le risorse da investire sulla box art sono anche esse diminuite.
La Hasbro ha fatto tesoro del successo dei fumetti dei Transformers e dello stile lanciato dalla defunta Dreamwave comics, utilizzando gli stessi artisti per produrre immagini per i loro prodotti più recenti.
Per la nuova serie dei Masters, la Mattel si limitò ad utilizzare foto degli stessi giocattoli pesantemente ritoccate per sembrare dipinti, ma anni luce dalle magnifiche immagini ad olio o acrilici della serie classica.



Quando i Four Horsemen acquistarono la licenza per le ministatue dei Masters of the Universe, coprodotte dalla NECA una delle caratteristiche che si voleva ripristinare era la box art sulle confezioni, a cui tutti i fan erano molto legati.
I mezzi economici non permettevano certo di realizzare illustrazioni dipinte o scenari complessi come nelle vecchie card dei personaggi.



e così discutendo con i quattro scultori del New Jersey, si decise che avremmo realizzato una singola immagine del personaggio da mettere sul retro della card, incorporata nella grafica progettata dalla NECA.
Avendo proposto l'idea, avrei realizzato tutte le illustrazioni, e Val Staples le avrebbe colorate.
Quello che segue è uno sguardo ai vari passaggi che portano alla realizzazione di una di queste immagini.
Per me tutto comincia quando i Four Horsemen mi inviano le foto delle nuove sculture.
In questo caso si tratta di Leech, uno dei servi di Hordak dell'Orda Infernale, i crudeli nemici di She-Ra.

Di solito si tratta di Paint Master, prototipi dipinti a mano che verranno poi inviati alle fabbriche per la riproduzione in serie, ma capita anche di ricevere le foto degli stampi grezzi, non colorati.
I 4H mi inviano turnaround completi (foto da tutte le angolazioni) del personaggio e, spesso immagini dei dettagli che mi aiutino meglio a comprendere le forme, le texture e lo schema di colore.
Qui vediamo un primo piano della testa di Leech, scolpito con dovizia di disgustosi dettagli da Chris Dahlberg.

Passata l'eccitazione per aver visto in anteprima le nuove sculture (cosa che di solito avviene qualche mese prima che vengano rivelate al pubblico), mi metto a lavoro e schizzo velocemente dei thumbnail di varie pose possibili per il personaggio. Di solito ne faccio da 3 a 5, ma è capitato di farne di più, o anche di meno, come nel caso di Evil-Lyn in cui l'unica proposta ha riscontrato l'immediata approvazione dei 4H.

I 4H e la NECA non mi hanno mai imposto particolari restrizioni o regole riguardo queste illustrazioni, ma questo non vuol dire che non ci siano diversi fattori di cui non debba tenere conto.
Innanzitutto, vogliamo che il personaggio sia mostrato in una posa dinamica e di impatto, ma al tempo stesso questo non deve andare a scapito di una rappresentazione il più possibile completa e dettagliata.
E questo ovviamente comporta un limite alla dinamicità delle pose: prospettive estreme o pose che nascondano gran parte dei dettagli sono da escludere.
Anche gli accessori o le armi dei personaggi vanno mostrate al meglio, quindi alla fine si tratta di trovare un delicato equilibrio di elementi.
L'ultima, ma fondamentale cosa da tenere sempre a mente, è il piazzamento dell'immagine sulla confezione: il personaggio verrà stampato nella metà superiore della card e ne occuperà la porzione di destra. Ne consegue che non è saggio far estendere un arto o l'arma verso destra, perché probabilmente resterebbe tagliata fuori, con un pessimo risultato estetico (è successo quando abbiamo dovuto riciclare immagini che non erano stato originariamente pensate per la box art).
Di solito è meglio che il personaggio stesso, se non frontale, si rivolga almeno un po' verso la parte sinistra della card, dove c'è spazio abbondante.
Ricevuti gli schizzi, i 4H ne discutono tra loro e scelgono il loro preferito. A volte suggeriscono qualche piccola modifica o miglioramento, la scelta , ricade comunque sull'immagine che, oltre a rispettare i parametri accennati sopra, meglio descrive l'indole e le caratteristiche del personaggio rappresentato.
Lo schizzo prescelto in questo caso è il 2, perché permette una visione di profilo della testa di Leech, che data la forma peculiare, rende meglio da questa angolazione.
Ricevuta l'approvazione, procedo di solito in due modi. O realizzo uno schizzo ex-novo con molti più dettagli, o faccio una scansione del thumbnail, lo ingrandisco e lo stampo.
Lo riprendo poi sul tavolo luminoso, dove rifinisco le forme e aggiungo tutti i dettagli che dovranno comparire nell'immagine definitiva.
Tutto questo però non mi risparmia una prima scomoda sessione con il foglio davanti al monitor del computer e alle foto della scultura, per assicurami di non scordare nulla e che tutti gli elementi siano al posto giusto e abbiano le proporzioni corrette.

Di solito lo schizzo dettagliato non è più grande di un foglio A4, ma capita spesso di dover disegnare a parte un arma, che ha bisogno di uno studio più complesso.
In questo caso, per riprodurre la complessa geometria della balestra di Leech, ho usato una scorciatoia, deformando e adattando una delle foto della scultura e montandola sullo schizzo definitivo.
Una volta che lo schizzo è pronto, ne faccio una nuova scansione, e lo ristampo molto più in grande, per riprenderlo di nuovo sul tavolo luminoso in un foglio di grande formato (utilizzo fogli per le tavole a fumetti standard USA).
Il disegno non verrà inchiostrato, ma colorato direttamente sulla matita che verrà leggermente scurita in Photoshop. Questo vuol dire che le matite devono essere estremamente pulite, scure e compatte
Dopo circa un giorno di estenuante lavoro sui mille dettagli della scultura, con seconda (ancor più scomoda, data date le dimensioni del foglio) seduta davanti al PC per riprodurre il lavoro dei 4H, il disegno completo è finito!

Beh, quasi... Quella che vedete è l'immagine completa.
In realtà il disegno è talmente grande che ho dovuto disegnare la balestra a parte, su un altro foglioe poi montare insieme le due scansioni.




Mi piace lavorare a questo formato, perché mi permette di riprodurre graficamente l'eccezionale lavoro dei 4H sulle sculture.
Gran parte della fatica sta infatti nello “scolpire su carta” tutte le texture, cercando di rendere la stessa sensazione tattile della scultura, ma anche di differenziare la pelle, le squame, le armature, a volte aggiungendo anche segni di usura non presenti nella scultura.




Ammetto che certe volte diventa un lavoro un po' maniacale, reso possibile solo dal fatto che si tratta di una singola illustrazione, ma il responso dei Four Horsemen e dei fan mi ripaga completamente della fatica fatta!
Okay disegno completo dicevamo!
Dopo averlo ovviamente sottoposto ai 4H per l'approvazione, c'è ancora una cosa da fare prima di passarlo a Val Staples per la colorazione.
Avendo sviluppato un discreto “occhio clinico” per le statue dei Masters, mi occupo anche io della realizzazione in Photoshop dei flat per i colori.
Nonostante realizzi i flat alla maniera americana e seguendo scrupolosamente tutto il processo, i colori che utilizzo non sono i veri e propri flat che Val utilizzerà poi.
Più che altro, riproduco meticolosamente lo schema di colore del personaggio stando attento a non dimenticare nessun dettaglio.

Terminati i flat, passo il file a Val Staples che riflatta secondo le sue esigenze: semplicemente riempe le aree di colore con colori più scuri e spenti che serviranno da base per le luci che applicherà con pennelli e gradienti in Photoshop.
Val è un colorista velocissimo, uno dei più veloci sul mercato USA.
In un giorno è capace di colorare 3-4 di queste illustrazioni!

Fatta la sua magia, Val invia il file definitivo al grafico della NECA, che finalmente incorpora l'immagine nella card della ministatua sul retro, e nell'adesivo che va sull'involucro di plastica sul davanti.


E il prodotto è finalmente completo, dando ai fan un ulteriore ragione per non gettar via la confezione, con grande disappunto di mogli, fidanzate/i e genitori che dovranno sopportare un altro di questi colossi appesi al muro, nella vetrina, o a riempire ancora di più il già strapieno ripostiglio di casa...
Emiliano Santalucia

MASTERS OF THE UNIVERSE and associated trademarks and trade dress are owned by Mattel, Inc. ©2007 Mattel, Inc. All Right Reserved

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo tutorial viene voglia di disegnare e fare scatote io comincio con fare le scatole
avem

Anonimo ha detto...

Massimo rispetto, sei bravissimo in generale, ma ti avrei adorato anche solo per i Masters!!!!

ciauz
Steve

Vadu ha detto...

capolavoro!
e pensare che alcuni li buttano via i cartoni
non pensavo ci fosse tutto questo lavoro

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