giovedì 28 giugno 2007

Underskin 1, Disegno 7: Massimo Dall'Oglio

Tutorial n°26


Come nasce una tavola di Underskin.

Ciao a tutti!
Mi chiamo Massimo Dall’Oglio, vivo in Sardegna, a Cagliari, e sono un disegnatore di fumetti per la casa editrice francese Les Humanoïdes Associés.

Assieme al bravissimo sceneggiatore Andrea Iovinelli realizzo la serie in stile manga dal titolo Underskin che viene pubblicata mensilmente sulla rivista SHOGUN MAG (dal prossimo luglio SHOGUN SEINEN).




Per la rivista devo produrre 30 pagine al mese e, ogni 4, Underskin viene pubblicato in albi monografici da 148 pagine in cui si raccolgono quattro episodi… per un totale di 12 capitoli e quattro tomi all’anno!


Underskin è definito dai francesi un POLAR CYBERPUNK (il polar è l’equivalente del nostro noir). Personalmente trovo davvero straordinaria la possibilità di realizzare un fumetto nel genere fantascientifico che prediligo.

Underskin è un giallo poliziesco ambientato in una gigantesca metropoli del futuro, EIDOS, con una vicenda ricca di intrighi, misteri e colpi di scena; per tutte le info, vi rimando al suo blog ufficiale o al sito della rivista.

Di seguito vi mostrerò il mio metodo di lavoro per la realizzazione di una tavola. Il tutorial sarà diviso in due parti: la prima, questa, sulla realizzazione vera e propria dei disegni, la seconda sulla metodologia per l’inserimento dei grigi con l’utilizzo del computer.

Oggi vi esporrò la prima parte.

L’attrezzatura


Lavoro con strumenti davvero essenziali: una matita B o 2B, gomma pane, gomma di plastica, pennarello staedtler 0.1 e bianchetto. Ogni tanto un pilot 0.3 e 0.8 per riquadri e linee cinetiche.

La carta è FABRIANO 4 architettonico non squadrato liscio. Lavoro sul formato A3 e capirete bene come, dovendo disegnare 30 pagine al mese, la scelta della carta sia determinata anche da un serio discorso economico.

Dove effettivamente non risparmio è sui pennarelli, gli staedtler costano un po’ ma hanno una resa strepitosa, soprattutto perché il nero rimane robusto anche quando cancello la matita.

Consumo mediamente 10 pennarelli 0.1 per ogni capitolo di Underskin.

Nota tecnica: spunto i pennarelli prima di usarli! Così simulo il pennino…

Il foglio

Ho realizzato con illustrator una griglia per le tavole che di volta in volta stampo sui fogli Fabriano.
Odio dover perdere tempo a riquadrare e calcolare ogni volta i margini.

Nell’immagine vedete la struttura del foglio di lavoro:


margine per i balloons: è il margine oltre il quale non inserisco mai i testi. Trovo di cattivo gusto i balloons che arrivano quasi al rifilo della pagina e mi pace che siano posti sulla tavola in modo ordinato e razionale.

margine della pagina: è il bordo della pagina una volta rifilata. Poiché lavoro su un manga giapponese non ho bisogno di segnare il margine delle vignette perché i disegni arrivano spesso e volentieri fino alla linea d’abbondanza.

abbondanza per impaginazione: appunto… questo è il margine oltre il quale non disegno. Lo spazio tra il margine della pagina e l’abbondanza sarà rifilato in tipografia e questo permetterà di avere una perfetta pagina al vivo.

Il layout

Non ho l’abitudine di disegnare il layout in piccolo di tutto il capitolo, purtroppo devo risparmiare sui tempi, e così faccio il layout direttamente sulla pagina.

Leggo per bene la sceneggiatura e traccio subito tutte le vignette. Non posso sintetizzarvi un metodo per questo passaggio, semplicemente leggo la sceneggiatura e visualizzo la scena, “buttando” su carta quello che ho in testa.


Ed ecco il layout


Come vedete non disegno quasi nulla ma decido essenzialmente la posizione delle anatomie, dei testi e soprattutto le espressioni dei personaggi. Questa è esattamente la fotografia di quello che mi viene in mente mentre leggo la sceneggiatura. Devo essere svelto in questa fase perché altrimenti alle immagini “fresche” nella mia testa subentrano quelle “troppo razionali” dell’elaborazione (in cui il cervello va a pescare scene di film, vignette già viste, fotografie ecc..). Mediamente questa è una fase che dura 20, 30 secondi.

Mi soffermo sulle espressioni dei personaggi e verifico che la sequenza sia effettivamente EFFICACE dal punto di vista narrativo. Se ci pensate bene in questi pochi secondi c’è tutta la creatività della tavola perché ciò che viene dopo è quasi un “ricalcare” per “aggiungere dettagli” no? Ma è solo la mia opinione...


I disegni

Se il tutto mi soddisfa procedo con il disegno vero e proprio.

Con la gomma pane cancello il grosso della matita lasciando appena intravedere la struttura del layout, così ho sempre una traccia su cui lavorare.


A questo punto disegno… disegno e disegno

Voilà, questo è il mio segno… sporchiccio e di getto, i francesi lo chiamano “brouillon”.


Ognuno di voi avrà o troverà il suo stile e penso che sia fondamentale sintetizzare un segno che diventi un vero e proprio vocabolario visivo, così da poter disegnare tutto ciò che vi passa per la testa.

Nel mio caso, Underskin è un fumetto cyberpuk ma credo che anche in una scena “nell’antico egitto” il mio vocabolario abbia retto il colpo.

Non si possono spulciare i referenti per il resto della vita no?

Di seguito alcuni dettagli della tavola che potrete raffrontare con il layout. E’ evidente lo sforzo fatto per mantenere la freschezza della fase di progettazione…spero si noti…


Certo alcune posture possono cambiare in corso d’opera ma la comunicazione del “gesto” deve comunque sopravvivere. Il passaggio dal layout alla tavola è una fase molto delicata, il disegno finale deve combaciare ma il più delle volte, limiti tecnici, stilistici e incapacità narrative ci possono impedire di raggiungere il risultato voluto. Purtroppo qui c’è poco da fare e i furbi non campano, o si sa disegnare o si sa disegnare.

Mediamente questo lavoro m’impegna per circa 1 ora e mezza, 2 se devo fare ambienti, metropoli e cose simili.

La china

Vi è mai capitato di dedicare ore all’inchiostrazione, vedere il disegno e dire: “mmm.. diamine qualcosa è cambiato”. A me succedeva su tutte le pagine, probabilmente perché davo al passaggio a china un’importanza che non si meritava.

Il problema era semplice: PERCHE’ LA CHINA NON COMBACIA CON LA MATITA? PERCHE’ QUESTO VOLTO CHE A MATITA ERA TANTO ESPRESSIVO ORA NON VA’?

Nel mio caso ho aggredito il problema “mortificando” la china e usando un pennarello spuntato esattamente come uso la matita; stessi movimenti, stessa predisposizione mentale… ovviamente non è che funzioni sempre ma vi garantisco che mi ha risolto parecchi casini!

Comincio sempre riquadrando le vignette (pilot 0.8)


Poi mi “tuffo” sul disegno esattamente come se rifacessi la tavola a matita


Comincio dalle anatomie a poi passo agli sfondi e ai dettagli. Le linee cinetiche le faccio a mano con una curvilinea o una squadra e con un pilot 0.3; detesto MANGASTUDIO, il dannato software che fa le linee cinetiche fighe ma tutte uguali. A me piace personalizzarle a seconda del contesto: più fitte in azioni veloci, più leggere su stati emotivi o spaventi ecc…

Aggiungo anche dei simpatici puntini neri ad aumentare il senso del dinamismo.


Sui primi piani invece irrobustisco le espressioni del volto accentuando la posizione della testa, un effetto che ottengo ingrossando i contorni del volto stesso.


Per le ombre utilizzo il tratteggio.

Anche in questo caso ognuno ha il suo, quello sotto è il mio modo: faccio segni sovrapposti in tre direzioni differenti poi sporco il tutto caricando la zona più scura e puntinando la zona chiara.


Le ambientazioni sono assolutamente coerenti con lo stile, realizzo tutte le linee a mano libera e non uso squadrette per evitare discrepanze stilistiche tra sfondi e anatomie… mi piace che le due cose siano estremamente coerenti tra loro.


I neri… già, i neri. Faccio anche quelli a pennarello 0.1 perché le mie tavole hanno i grigi e i neri pieni caricherebbero in maniera accestiva la composizione. Uso lo stesso metodo del tratteggio visto prima ma con un po’ più di pazienza.


Ed ecco la pagina inchiostrata. Il tempo di realizzazione è lo stesso della matita… in fin dei conti è un ricalco!


Ok, per oggi mi fermo qui… appena pronto inserirò il tutorial sui grigi. Azz…è un po’ deformata per via della foto fatta sul tavolo da disegno, ma si capisce comunque ghghghghghg…

A presto!

Massimo Dall'Oglio

23 commenti:

Anonimo ha detto...

molto bello questo tutorial, davvero A_A

Anonimo ha detto...

scussa cosa vuol dire che spunti il pennarello cioe che metodo usi , lo strofini fortemente su un foglio , usi un cutter, o la forbice.?
cmq spettacolare

avem

Anonimo ha detto...

guarda... molto più semplice... lo faccio cadere di punta su un foglio da circa 10 cm. :)

Anonimo ha detto...

@mais2: mi fa piacere che l'abbia trovato interessante... per la verità ero un pò preoccupato perchè non avevo mai scritto un tutorial...

Anonimo ha detto...

Io non ho ben capito come lo spunti sto pennarello e in cosa trai giovamento da questa operazione.

Ciao

Anonimo ha detto...

bo... è stato un caso eh?
un giorno avevo un solo pennarello... è caduto di punta e invece di piegarsi è rienrtata schiacciandosi, quando lo provato il segno era tutto sporcaccioso e mi è piaciuto un sacco. Da allora spunto i pennarelli facendoli cadere... non penso cambi nulla ma a me la cosa diverte un sacco... mica vuole essere un segreto o un trucco. Semplicemete con la punta integra il segno del pennarello è troppo freddo. Così invece mi soddisfa di più. Tanto alla fine ciò che veramente conta non è uno stuido pennarello spuntato no? :)

Anonimo ha detto...

Haaaaaaaa, ora ho capito tutto! :D

Ci proverò anche io allora.

Poi ti faccio i miei complimenti sei un grande davvero...sarebbe davvero ora che iniziassero a permettere anche in italia di disegnare dei manga nostrani...almeno io ci spero sempre.

Respect!

Anonimo ha detto...

Al di là del fascino insito nello spuntare il pennarello...mi complimento con il sig. Massimo: ho trovato la lezione davvero interessante, soprattutto per la dettagliatissima descrizione!! Inoltre ho trovato la cosa incoraggiante per chi, come me, vuole intraprendere questa strada!!!

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti!
Mi fa piacere che abbiate trovato il tutorial interessante. Presto sarà pronto anche quello per l'inserimanto dei grigi con il PC.

alla prox!

Anonimo ha detto...

ops... "inserimento" ghghgh

Andrea Iovinelli ha detto...

Interessante... ora ne so di più su come lavori! :p

Andrea

E_Bone ha detto...

Davvero interessante grande Massimo.
Un Unica cosa:Ma perche' se usi un B-2B nella foto c'e' una F?
AHAHAH...scusa la cagata!
A presto,

E_B

Anonimo ha detto...

F?

è una B1.

bo... comunque grassie anche a te!

Anonimo ha detto...

Bravo Massimo, un buon tutorial, mille in bocca al lupo per i lavori! -_^

Anonimo ha detto...

ma grazie! :)

Anonimo ha detto...

bel tutorial!
solo un appunto: la frase su mangastudio è un tuo parere personale vero? forse non sai sfruttare appieno le sue potenzialità perchè non fa le linee tutte uguali! ci sono pennelli, punte diverse e a seconda della qualità della tavoletta grafica e come la si usa cambiano le linee. Ovviamente questo è il mio parere, uso mangastudio parecchio.
;)

Tiny Ghoul Box ha detto...

Grande, davvero stupendo, fantastique!
La tua lezione è esaustiva e personale ed è stupendo poter trovare delucidazioni così scorrevoli. Grazie per l'impegno, immagino che fare una trentina di tavole al mese porti via un sacco di tempo senza contare pin up eccetera, grazie per come hai dedicato un po' del tuo tempo all'argomento.

E

Massimo ha detto...

@ophelia: chiaro! è una mia opinione perchè ho provato a lavorarci ma non sono davvero riuscito ad appassionarmi... de gustibus. Alla fine mi sembrava sempre tutto troppo poco personale :)

@emanuele:
Merci monsieur! Si, il lavoro è durissimo ma da tante soddisfazione! Ti ringrazio molto per i complimenti e mi fa moooolto piacere che abbia trovato il tutorial chiaro e scorrevole... azz.. è il mio primo tutorial :)

Anonimo ha detto...

ciao, sono una ragazza di 13 anni,mi piace molto disegnare i fumetti, e da
grande vorrei fare la mangaka...
il fatto é che non sò che scuola frequentare dopo la terza media. mi potresti suggerire tu(ti faccio presente che sono di Bergamo...)? il tuo sito è meraviglioso!!!
ti invidio un sacco!mi è stato molto utile(specie in alcuni punti...)
grazie, e scusa il disturbo.

Massimo ha detto...

disturbo? ma noooooooooo :) scherzi?
mmm dopo la terza media, personalmente prediligo scuole che offrono una forte cultura generale come i licei classico e scientifico. Non sono un sostenitore dei licei artistici... fondamentalmente perchè non credo che una forte specializzazione nel disegno in età così giovane possa aiutare davvero (mio rigoroso parere personale eh?). penso che prima di tutto ci vogliano solide basi culturali/generali. Ad ogni modo perchè non ti iscrivi al forum kinart? Puoi chiedere consiglio anche a tutti i bravi professionisti che lo coordinano! inoltre, puoi già postare i tuoi lavori e chiedere ragguagli e indicazioni per cominciare a piccoli passi il tuo ingresso nel favoloso mondo del fumetto ghhhh :)))))))

Grazie per l'apprezzamento

Anonimo ha detto...

Complimenti per il tutorial!
Questa è la domanda che mi è venuta da chiederti dopo aver letto l'articolo.
Il margine della pagina e quello dell'abbondanza per l'impaginazione, quanto distano dal bordo del foglio?
Che dimensioni hanno?
Sono standard oppure ogni artista ha il suo?
Ottima anche l'idea di farsi una pagina base in Illustrator ... risparmi tempo e il tutto risulta più ordinato.
Ciao e grazie per le eventuali risposte.

Nari ha detto...

"guarda... molto più semplice... lo faccio cadere di punta su un foglio da circa 10 cm. :)"

Ma ma....Massimo!!! X°°°°D

Anonimo ha detto...

Sono arrivata in ritardo!naggia!! Non si vedono più le immagini :/

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